Medfr03

1535

LEONE EBREO, Dialoghi d’amore, Filone e Sofia de la comunità d'amore, dialogo secondo

Filone

Credi certamente, o Sofia, che quelli antichi non meno hanno voluto esercitare la mente ne l'artificio de la significazione de le cose de le scienzie che ne la vera cognizione di quella. E darottenne uno esemplo. Perseo, figliuol di Giove (per finzione poetica), amazzò Gorgone e, vincitore, volò nell'etere, che è il più alto del cielo. Il senso istoriale è che quel Perseo figliuol di Giove, per la participazione de le virtù ioviali che erano in lui, over per geneologia d'uno di quelli re di Creta o d'Atene ovvero d'Arcadia, che furono chiamati Giove, amazzò Gorgone, tiranno in la terra, perché Gorgone in greco vuol dire "terra"; e, per essere virtuoso, fu esaltato dagli uomini fino al cielo. Significa ancor Perseo, moralmente, l'uomo prudente, figliuol di Giove, dotato de le sue virtù, il qual, amazzando il vizio basso e terreno, significato per Gorgone, salì nel cielo de la virtù. Significa ancor, allegoricamente, prima che la mente umana, figliuola di Giove, amazzando e vincendo la terrestreità de la natura gorgonica, ascese a intendere le cose celesti alte ed eterne, ne la qual speculazione consiste la perfezione umana. Questa allegoria è naturale, perché l'uomo è delle cose naturali. Vuole ancor significare un'altra allegoria celeste: che, avendo la natura celeste, figliuola di Giove, causato col suo continuo moto la mortalità e corruzione ne' corpi inferiori terrestri, essa natura celeste, vincitrice de le cose corruttibili, spiccandosi da la mortalità di quelle, volò in alto e restò immortale. Significa ancora l'altra terza allegoria teologale, che la natura angelica, che è figliuola di Giove, sommo iddio, creatore di ogni cosa, amazzando e levando da sé la corporalità e materia terrea, significata per Gorgone, ascese in cielo, però che l'intelligenzie separate da corpo e da materia son quelle che perpetuamente muoveno gli orbi celesti.