1522
NICCOLÒ degli AGOSTINI, Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral in verso vulgar con le sue allegorie in prosa. Per Niccolo Zoppino e Vincentio Pollio, Venezia, 1522
Lib. IV
De Polydecte (pp. 44 - 45 recto)
Era un signor Polydecte nomato
De lisola Seriphia de Tiphone
il qula come fu il legnio li arrivato
trovo su quel da donna, e il bel garzone
e perche anchor non era maritato
ne figlio, o figlia havea daltra ragione
per concubina sua Danae volse
e Perseo per figliuol presso a a lui volse
Il qual cresceva in tanta gran bellezza
et in tanta virtute, e tal valore
che vista mai fu tanta gentilezza
comera a veder quel gientil signore
tal che nhavea di cio molta tristezza
Polidete, e vivea con gran timore
che di la madre per sua gagliardia
non lo privasse, e de la signoria
E si penso perche Perseo morisse
di mandarlo ad uccider un gran monstro
e un giorno a se chiamando, e si li disse
o di figliuol honor del seggio nostro
sotto dil monte Atlante se nudrisse
una fiera crudel che lhuman chiostro
fa tremar dogni canto, ondio vorrei
che con tutta forza andasti a uccider lei
Perseo il qual era desideroso
d’acquistar fama al mondo, honr, e gloria
a quel promesse con cor animoso
d andarli, per lassar di se memoria
ma prima dal fratel suo valoroso
Mercurio come narra la sua storia
si fece prestar al, e il suo falcion
che uccise Argo guardian di dea Giunone
E Pallas poi perche non fessi fallo
come colei ch’ad agiutarlo era usa
li diede uno scudo fatto de christallo
nel qual veder limago di Medusa
tutto a pien si potea senza intervallo
chogni altra vista sarebbe confusa
perche la faccia sua sil cor penetra
che chila vede si tramuta in pietra
Perseo essendo di queste arme armato
da Polidete licentia piglioe
e da la madre sua dal viso ornato
che di la sua partia se atristoe
e come in alto a volo fu levato
per più giornate per laria nandoe
tanto chal fin come guerrier costante
giunse al gran monte che ven detto Atlante
Di Medusa
Medusa in questo loco dimorava
in un castello de ricchezza incolto
e tutto quel reame dominava
perche re Forco che laprezzo molto
hebbe tre figlie, ogniva iniqua, e prava
Sterlio, Urial, Medusa dal bel volto
a laqual per haver piu cauto ingiegno
dopo la morte sua lasso quel regnio
Questa Medusa de cui vi favello
che con la vista ogniun mutava in sasso
del monte in un castello ornato, e bello
al qual se andava per uno stretto passo
facea soggiorno, e come dissi ad ello
giunse Perseo dal camin stanco, e lasso
e vide le sorelle sulla porta
de lintrata di quel poste per scorta
Havevan queste un occhio fra loro due
senzaltro piu chera buon messaggiero
e volando mandava su e giue
manifestando a quelle ogni sentiero
ma il buon Perseo quando a lor giunto fue
per laria si calo destro, e leggiero
e sopra locchio la man dritta porse
e lo furo qualcuna non saccorse
Com’hebbe locchio tolto a le sorelle
di Meduasa, che in esse se fidava
subitamente si parti da quelle
e senza indugip nel castello entrava
nel qual vide di marmo molto belle
imagini, che ogniuna attenta stava
diferenti di membra, e di figure
phomeni, le donne fatte in pietre dure
Imagini infinite erano anchora
de fiori, tal che Perseo si stupia
e pel castello senza far dimora
del scudo christallin coperto gia
tanto che duna sala uscendo fora
vide Medusa che posta stavia
sopra dun letto per voler dormire
adorno si, che non si potria dire
Come Perseo la vide sopra il letto
e chge conobbe chera adormentata
a lei subito ando senza suspetto
per la piu dritta, breve, e facil strata
e col falcion il capo ispico netto
poi per le chiome con faccia turbata
si presto il prese, che sel ver non erra
di man gli cade sopra de la terra
Del cavallo Pegaso, e del monte di Elicona
La qual tinta di sangue suo solenne
un caval gienero subitamente
mirabil, bello, alato con le penne
e sul gran monte che molto eminente
di Pegaso volando sene venne
e in una parte di quel piu eccellente
nominata Elicona se firmo e
dove col piede un fonte ritrovo e
Questo e quel fonte tanto nominato
da chi ha dal ciel in se virtuti infuse
questo e quel fonte che vien dedicato
a le nove sorelle, et sacre muse
da li poethi tanto celebrato
tutte le gratie havendo in lui ricchiuse
ma il bon Perseo
quel capo anchor riprese
pe gli capeli et verso il ciel ascese
Allegoria
Vediamo la allegoria dei successi di Perseo, dico prima che tanto vena dir Gorgone quanto terra, cioe gorgin agicos che ven a dir in greco terra, ed e interpretato opera della terra. Item per le gocce che caderono dal capo di Medusa se intendono le biade et li altri frutti, ma per li serpenti generati di quelle si comprendono le semente di essa terra che per il coltivar delle genti moltiplicando abondano nelle divitie del mondo.
Allegoria di Medusa o delle sue sorelle
La allegoria delle due sorelle di Medusa per loro se intendono li errori e gli dubbii che sono sopra della terra, liquali infestano le forze alli animi buoni della gente di lei qual sorelle una e chiamata Sterlia cioe bellezza, laltra e detta Uriala cioe senza frutto, infra le quali e solo un ochio che serve luna e l’altra che vol significare che lhomo vede meglio con mezzo occhio il male che con tutti due il bene, questo occhio fu preso da Perseo, cioe dalla virtu. Item dice lo autore che Medusa faceva diventare gli homeni di sasso, e dice che Perseo la uccise che vol riferire che lhomo virtuoso uccide ogni vitio, e che tolse lo scudo dello specchio da Pallas et lo falzone di Mercurio cioe le armi della virtu e della eloquenza. Item dice Ovidio che dal sandue della detta Medusa ne nacque un cavallo con le ali, questo se intender per la fama la qual vola per lo mondo et chel detto cavallo hedificoe una fonte dedicata alli poethi sul monte di Elicona per loro sono più alt ad acquistar fama che ogni altra generatione, hor per venire alla mirale expositione vero fu che Perseo fu figliuolo di Giove Re de lisola di Candia.