X-XI sec.
MITOGRAFO VATICANO I, II, 28
Le tre Gorgoni e Perseo
Forco ebbe tre figlie, Steno, Euriale e Medusa. Le quali non guardavano che d’un solo occhio. E il loro sguardo mutava in pietra. È la ragione per cui viene espresso il terrore nel loro nome di Gorgoni, poiché il termine gorgon significa in greco «terrore». Venne mandato contro di loro Perseo, armato di uno scudo di cristallo e di una harpe, ossia di una sorta di giavellotto ricurvo. E con l’aiuto di Minerva, le uccise. In realtà, erano tre sorelle di una bellezza unica; ecco perché le si immaginava con un solo occhio. Erano anche ricche; ecco perché venivano chiamate Gorgoni, cioè georges, che significa «quelle che coltivano la terra», poiché il termine ge equivale al latino terra; e orgia a cultura. Alla morte del loro padre, Medusa, che era la maggiore, gli succedette al trono; ma Perseo, re d’Asia, la uccise e si impadronì del suo regno. La verità è infatti la seguente: Gorgone significa «terrore», Steno «debolezza», Euriale «vastità degli abissi» e Medusa «follia» od «oblio»; e tutto ciò provoca terrore nell’uomo. Quanto a Perseo, lo si presenta come la figura della virtù, per aver ucciso la Gorgone con l’aiuto di Minerva; poiché la virtù con l’aiuto della saggezza vince tutte le paure. Dal sangue della Gorgone nacque Pegaso che significa la fama; dal suo zoccolo fece sgorgare la fonte Castalia, chiamata fonte di Pegaso. Poiché la virtù, che supera tutto, attira verso di sé la buona fama. Si pensa che anche i poeti bevano a questa fonte, poiché la fama ottiene il suo più grande profitto dalle invenzioni poetiche. Va anche notato che Pegaso era il cavallo di Nettuno.