77-78 d.C.
PLINIO il VECCHIO, Storia Naturale, VI, 36
[...] Si dice anche che di fronte al monte Atlante ci sia un’altra isola, anch’essa detta di Atlante, dalla quale in 5 giorni di navigazione, lungo le zone desolate, si raggiunge la terra degli Etiopi Esperi e il promontorio che abbiamo chiamato Esperu Cheras, punto in cui la linea di costa comincia a piegarsi verso ovest e verso l’Oceano Atlantico. Si racconta che anche di fronte a questo capo ci siano delle isole, un tempo sede delle Gorgoni, le Gorgadi, ad una distanza dal continente, secondo Senofonte Lampsaceno, di due giorni di navigazione. Esse furono raggiunte dal generale cartaginese Annone, il quale riferì di avere visto che i corpi delle loro donne erano ricoperti da una fitta peluria; gli uomini invece erano riusciti a fuggire grazie alla loro velocità. A riprova di ciò e per suscitare curiosità egli depose nel tempio di Giunone a Cartagine le pelli di due indigene delle Gorgadi, che rimasero esposte fino a che la città non fu presa dai Romani.