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19 a.C.

VIRGILIO, Eneide

 

Le Gorgoni fanno parte delle creature mostruose che popolano l'Ade

 

Libro VI

Nel mezzo erge le braccia annose al cielo

un olmo opaco e grande, ove si dice

che s'annidano i Sogni, e ch'ogni fronda

v'ha la sua vana imago e 'l suo fantasma.

Molte, oltre a ciò, vi son di varie fere

mostruose apparenze. In su le porte

i biformi Centauri, e le biformi

due Scille: Brïarèo di cento doppi;

la Chimera di tre, che con tre bocche

il fuoco avventa: il gran serpe di Lerna

con sette teste; e con tre corpi umani

Erilo e Gerïone; e con Medusa

le Górgoni sorelle; e l'empie Arpie,

che son vergini insieme, augelli e cagne.

 

 

 

Nella fucina di Vulcano, i Ciclopi stanno forgiando le armi di Atena, la cui egida è ornata con la testa di Medusa

 

Libro VIII

Questa è la casa, ove qua giú s'adopra

Volcano, onde da lui Volcania è detta;

e qui per l'armi fabbricar discese

del grand'Enea. Stavan ne l'antro allora

Stèrope e Bronte e Piracmóne ignudi

a rinfrescar l'aspre saette a Giove.

[...]

Lo scudo, la corazza e l'elmo e l'asta

avean da l'altra parte incominciati

de l'armigera Palla, e di commesso

la fregiavano a gara. Erano i fregi

nel petto de la dea gruppi di serpi

che d'oro avean le scaglie, e cento intrichi

facean guizzando di Medusa intorno

al fiero teschio, che cosí com'era

disanimato e tronco, le sue luci

volgea d'intorno minacciose e torve.