52: Perseo e Andromeda

Titolo dell’opera: Andromeda

Autore: Peter Paul Rubens

Datazione: 1638-39

Collocazione: Berlino, Gemäldegalerie

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tavola (189 x 94 cm)

 Soggetto principale: Andromeda incatenata

Soggetto secondario: Perseo cavalcante Pegaso si appresta a liberare Andromeda; un amorino con una fiaccola rischiara la scena

Personaggi: Andromeda, Perseo, un amorino, Pegaso, drago marino

Attributi: catene, nudità (Andromeda); elmo, corazza, scudo con testa di Medusa, spada (Perseo); fiaccola (amorino)

Contesto: paesaggio marino

Precedenti:

Derivazioni: Una replica di bottega di questo dipinto, oggi al Prado, era stata trasferita al Buen Retiro dopo l’incendio dell’Alcàzar di Madrid, nel 1734. Si è ritenuto infondatamente che questa sia la versione terminata da Jacob Jordaens per gli eredi di Rubens, assieme ad altri tre dipinti lasciati incompiuti dal maestro, su richiesta di Filippo IV di Spagna.

Immagine: www.abcgallery.com

Bibliografia:  Rooses M., L’oeuvre de P.P. Rubens, Jos Maes editore,Anversa 1890, III p. 147; Stepanow G., Rubens, Silvana editoriale d’arte, Milano 1950, pp. XCI-XCII; D’Ancona P., Rubens, Arnoldo Mondadori editore, Milano 1955;Burckhardt J., Rubens, Einaudi, Torino 1967, pp. 57, 67; Jaffé M., Rubens. Catalogo completo, Rizzoli, Milano 1989, pp. 369-370; Muller J., Rubens:The Artist as Collector, Princeton University Press, New Jersey 1989, pp. 19, 112; Davidson Reid J.–Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mithology in the Arts 1330-1990, New York – Oxford 1993, p. 877.

Annotazioni redazionali: nel dipinto Andromeda è in piedi, le braccia alzate, le mani incatenate alla roccia; i suoi vestiti sono ammucchiati a terra. Alla sua destra si vede il drago che arriva nuotando mentre Perseo si avvicina cavalcando Pegaso (punto in cui si discosta dalla fonte ovidiana per rifarsi alla tradizione medievale risalente a Boccaccio - Andrfm07). Dall’alto un amorino, con una fiaccola in mano, rischiara la scena. Come per la Santa Cecilia del Museo di Berlino, Héléne Fourment ha posato per Andromeda [il 6 dicembre 1630 il pittore dell’età di 53 anni, si sposa con la sedicenne Héléne Fourment, che posa da lì in poi per i personaggi femminili dei suoi dipinti]. Questo dipinto figura nell’inventario di Rubens del 1640, al n.85, e nell’inventario di Albert Rubens (1657), al quale il dipinto era pervenuto per eredità; era designato come: “Una Andromeda nuda attaccata a una roccia, figura intera”. Passò poi a Philippe Rubens, che lo descrive in una sua lettera a Roger de Piles, come una delle ultime opere di suo zio, non riprodotte in incisione (lettera di aprile-maggio 1676). Fu acquistato nel 1676 per il duca di Richelieu tramite Musson ad Anversa e J. Picart a Parigi. Nel 1706-07 fu acquistato a Bruxelles dal duca di Marlborough per Blenheim Palace, da dove fu comprato per il Museo di Berlino nel maggio 1885. Rubens realizza altri dipinti con il mito di Andromeda ma questo è interamente concentrato sulla figura della principessa lasciando in secondo piano il resto della vicenda (Cfr. scheda opera 46, scheda opera 47 e scheda opera 53).

Anna Cola