30: Perseo e Andromeda

Titolo: Liberazione di Andromeda

Autore: Benvenuto Cellini

Datazione: 1545-1554

Collocazione: Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Committenza: Cosimo I

Tipologia: bassorilievo

Tecnica: bronzo (90 x 81 cm)

Soggetto principale: Perseo, in volo, sta per uccidere il mostro marino e liberare Andromeda

Soggetto secondario: schiera di personaggi sulla destra; zuffa di cavalieri sullo sfondo

Personaggi: Andromeda, Perseo, mostro marino, cavalieri, altri personaggi sulla destra

Attributi: elmo, calzari alti, spada (Perseo); nudità, catene (Andromeda)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni: 

Immagini: http://www.mfk.u-szeged.hu/~koncz/images/gorog/andromeda-1a.jpg

Bibliografia: Vasari, Le Vite…, 1568; Cellini, Vita di Benvenuto Cellini scritta da lui medesimo; Bocchi-Cinelli, Bellezze di Firenze, 1677; Supino, L’arte di Benvenuto Cellini, Firenze 1901; Henry Focillon, Benvenuto Cellini, Parigi 1911; Castelfranco G., Il Perseo da vicino, in “Emporium” 1937; Camesasca E., Tutta l’opera del Cellini, Rizzoli Milano 1955; Somigli G., Notizie storiche sulla fusione del Perseo, Associazione Italiana Metallurgia, Milano 1958; J. Pope-Hennessy, Il Cinquecento e il Barocco, Feltrinelli Milano 1966; Brandi C., Cellini scultore, in “Atti dell’Accademia dei Lincei” n.177, 1972; Bearzi B., Benvenuto Cellini ed il Perseo, in “Atti dell’Accademia dei Lincei” n.177, 1972; Susanna Barbaglia (a cura di) L’opera completa di Benvenuto Cellini, Rizzoli Milano 1981; Camesasca E., Il Perseo da chamera, Libri e Documenti XI, 1985; Mandel C., Mythe, mariage et métamorphose: "Piazza della Signoria", in Andromède ou le héros a l'épreuve de la beauté, a cura di Siguret F., Klincksieck, Parigi 1996, pp. 365-385; Paolucci A., Cellini, in “Art e dossier”, 158, luglio-agosto 2000

Annotazioni redazionali: questo bassorilievo si trovava sulla base della statua di Perseo della Loggia dei Lanzi, commissionata da Cosimo I nel 1545 e completata nel 1554. Nel basamento marmoreo quattro nicchie in cui Cellini colloca le statue di Mercurio, Minerva, Zeus e Danae con il figlio. Oggi l’originale è conservato al Bargello, mentre in loco è presente una copia. La scultura aveva una forte valenza simbolica, poichè il soggetto esprime la lotta eroica dell'uomo contro le forze oscure; rappresentare Perseo che, decapitando Medusa, riportava sulla terra ordine e giustizia, nelle intenzioni del committente valeva come monito per i nemici della dinastia (dagli Strozzi a tutti coloro che appoggiavano la Repubblica). La liberazione di Andromeda corrispondevano alla liberazione di Firenze dal "mostro" repubblicano, mentre le divinità raffigurate sulla base alla predestinazione di Cosimo I. Perseo è rappresentato in volo, armato di una spada ricurva, nell’atto di uccidere il mostro marino per poi liberare Andromeda. La fanciulla, al centro della composizione, è voltata all'indietro verso la folla di personaggi sulla destra. Tra questi, in primo piano, un uomo e una donna incappucciati, probabilmente identificabili con Cefeo e Cassiopea. Anomala la presenza di un uomo nudo con un bambino piccolo; entrambi compiono un gesto col braccio che viene ripetuto più volte all'interno dell'opera: sia nel bassorilievo (uomo barbuto tra la folla, Andromeda, Perseo), che nelle statuette della base. La critica ha sempre glissato sull'identificazione di questa figura. Sullo sfondo in lontananza delle figure a cavallo.

 Valentina Granati

Chiara Mataloni