15: Perseo e Andromeda

Titolo dell’opera: Perseo e Andromeda

Autore:

Datazione: metà del III sec. d.C.

Collocazione: Tunisi, Museo del Bardo (proveniente da Bulla Regia, Casa di Amfitrite, piano terra)

Committenza:

Tipologia: mosaico

Tecnica:

Soggetto principale: Perseo libera Andromeda

Soggetto secondario: in basso il mostro marino

Personaggi: Andromeda, Perseo, mostro marino, personificazione del mare

Attributi: falcetto, testa di Medusa, mantello (Perseo); catene spezzate (Andromeda)

Contesto: costa marina con colonna sulla destra

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://fotoviaggiando.altervista.org/tunisia/bardo.html

Bibliografia: Dugas C., Observations sur la légende de Perse, in “Revue des etudes grecques”, 69, 1956, pp. 1-15; Phillips K.M., Perseus and Andromeda, in “American Journal of Archaeology”, 72, 1968, pp. 1-23; Dunbabin K.M.D., The mosaics of Roman North Africa. Studies in iconography and patronage, Clarendon Press, Oxford 1978, pp. 38-45, pl. 5, n. 9; Schauenburg K., ad vocem “Andromeda”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis, Zurigo-Monaco 1981, vol. I, p. 781, vol. II, p. 635, n. 75; Giordana Trovabene, Divinità e personificazioni fluviali nei pavimenti musivi tardoantichi: aspetti iconografici e variazioni semantiche, in Nis and Byzantium, Atti del III Simposio, (giugno 2004), Nia 2005, pp. 119-130

Annotazioni redazionali: In Tunisia è stata rinvenuta una straordinaria quantità di mosaici pavimentali, risalenti soprattutto al periodo compreso fra il II e il IV sec. d.C.; i mosaicisti avevano a disposizione un repertorio di soggetti molto vasto, da temi realistici, come i giochi dell’anfiteatro, alle varie attività agricole, la pesca e la caccia, a soggetti che raffigurano il passare del tempo e le stagioni, nonché temi mitologici. In particolare, per quanto riguarda questi ultimi, i modelli di riferimento cui si rifanno sono quelli di arte greco-romana. Nel caso di questo mosaico rinvenuto nella Casa di Ampitrite a Bulla Regia, i prototipi di riferimento sono l’affresco pompeiano della Casa dei Dioscuri (Cfr. scheda opera 13) e il rilievo Capitolino (Cfr. scheda opera 14). Rispetto ai modelli, troviamo delle piccole differenze, prima fra tutte la presenza ai piedi di Perseo e Andromeda (il primo con falcetto e testa di Medusa, la seconda con le catene spezzate ai polsi) di una personificazione. La postura e l’abbigliamento sono tipici delle divinità fluviali, ma il particolare delle chele sulla fronte ci consente di identificare questa figura con Okeanos, la personificazione del mare. Sulla destra Cetus, il mostro marino ucciso precedentemente da Perseo.

Chiara Mataloni