Titolo dell’opera:
Autore: pittore di Darius
Datazione: seconda metà del IV sec. a.C.
Collocazione: Matera, Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” (proveniente da Irsinia)
Committenza:
Tipologia: vaso apulo
Tecnica: cratere a calice a figure rosse
Soggetto principale: Andromeda sta per essere liberata e guarda verso Perseo
Soggetto secondario: altri personaggi assistono alla liberazione
Personaggi: Andromeda, Perseo, Cefeo, Cassiopea, Afrodite, Poseidone, Pan, Eros
Attributi: calzari alati, berretto alato, falcetto, mantello, sacco con la testa della Gorgone (Perseo); alberelli (Andromeda); tridente (Poseidone); siringa a nove canne, corna (Pan)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Dugas C., Observations sur la légende de Perse, in “Revue des etudes grecques”, 69, 1956, pp. 1-15 ; Phillips K.M., Perseus and Andromeda, in “American Journal of Archaeology”, 72, 1968, pp. 1-23; Trendall A.D., Webster T.B.L., Illustrations of Greek Drama, Phaidon Press, Londra 1971, pp. 78-82; Schauenburg K., ad vocem “Andromeda”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis, Zurigo-Monaco 1981, vol. I, pp. 780-781, vol. II, p. 633, n. 64; Carpenter TH., Art and Myth in Ancient Greece, Thames and Hudson, Londra 1994
Annotazioni redazionali: Andromeda è raffigurata subito dopo la liberazione: è ancora posta tra i due alberelli cui era legata, ma le braccia assumono ora una posizione più naturale (Cfr. scheda opera 03, scheda opera 05, scheda opera 07); ella guarda verso Perseo, il suo salvatore, caratterizzato dagli attributi classici. In alto, accanto ad Andromeda sulla destra Poseidone (a ricordare il motivo per cui la fanciulla era tenuta prigioniera: la madre Cassiopea si era vantata di essere più belle delle Nereidi ed era stata per questo punita dal dio del mare che aveva mandato il mostro marino – Andrfc13) e Pan, in riferimento al contesto rustico in cui è ambientata la scena (Trendall); a sinistra una figura femminile, probabilmente Afrodite. Nel registro inferiore, in asse con la principessa, un trono vuoto e un Eros che sta sistemando un poggia piedi; ai lati Cefeo e Cassiopea. Il particolare del trono compare anche in altre opere contemporanee, dove è però occupato da una figura femminile identificabile con Cassiopea (Cfr. scheda opera 07 e scheda opera 08); in questo caso, è come se la regina si fosse appena alzata per assistere alla liberazione della figlia. Phillips (1968) segnala che l’elemento del trono si deve far risalire alla tradizione trasmessa dalla tragedia perduta di Sofocle, e documentata, tra gli altri, da Igino (Andrfc12), che voleva che Cassiopea fosse seduta sul trono mentre la figlia era esposta al mostro marino (e proprio come una donna seduta viene raffigurata nel momento in cui è trasformata in una costellazione – Cfr. scheda opera 16). Phillips ipotizza anche che nell’Andromeda di Sofocle fossero presenti due donne incatenate: Andromeda, incatenata direttamente sul palco, e Cassiopea, incatenata al suo trono e quindi relegata nel palazzo reale in modo da non interferire con la punizione inflitta alla figlia (p. 21). La composizione adottata in questo caso dal pittore di Darius è stata di fondamentale importanza nell’interpretazione di altre opere (Cfr. scheda opera 10).
Chiara Mataloni