08: Perseo e Andromeda

Titolo dell’opera: Perseo e Andromneda

Autore:

Datazione: seconda metà IV sec. a.C.

Collocazione: Bari, Museo Archeologico

Committenza:

Tipologia: vaso apulo

Tecnica: loutrophoros a figure bianche

Soggetto principale: Perseo e Andromeda incatenata in una grotta

Soggetto secondario: nel registro inferiore una figura femminile è seduta vicino all’edicola funeraria, forse si tratta di Cassiopea

Personaggi: Andromeda,  Perseo, Cassiopea (?)

Attributi: catene (Andromeda)

Contesto: grotta

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: 

Bibliografia: Dugas C., Observations sur la légende de Perse, in “Revue des etudes grecques”, 69, 1956, pp. 1-15 ; Phillips K.M., Perseus and Andromeda, in “American Journal of Archaeology”, 72, 1968, pp. 1-23; Schauenburg K., ad vocem “Andromeda”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis, Zurigo-Monaco 1981, vol. I, p. 777, vol. II, p. 627, n. 18; Carpenter TH., Art and Myth in Ancient Greece, Thames and Hudson, Londra 1994.

Annotazioni redazionali: l’opera è divisa in due registri: quello superiore, in cui è rappresentata Andromeda legata ad una grotta, volta  con  lo sguardo in direzione di Perseo, e quello inferiore, dove troviamo in corrispondenza di Andromeda un edicola funeraria con dentro un vaso (chiaro riferimento al destino funesto che attende la fanciulla); sul lato sinistro seduta su uno sgabello una figura femminile identificabile con Cassiopea (Cfr. scheda opera 07). Da registrare un importante cambiamento iconografico, e cioè il passaggio dai pali o alberelli cui era precedentemente legata Andromeda (Cfr. schede opera 02 e scheda opera 07) a una grotta, sintetizzata da una linea ondulata; Phillips individua in un cratere a calice del Pittore di Dirce conservato a Berlino il momento del passaggio dagli alberi alla grotta: qui gli alberi risultano tagliati in cima, inarcuati, e uniti come a formare un arco di pietra; l’autore ipotizza che la forma ad arco possa avere nella zona apula un particolare significato di morte: lo si ritrova infatti in altre quattro opere raffiguranti la morte di Orfeo, la morte di Atteone (Cfr. scheda opera relativa), l’episodio di Filottete e quello di Alcmena.

Chiara Mataloni