02: Perseo e Andromeda

Titolo dell’opera: Idria di Vulci

Autore: attribuito al Pittore di Coghill da Beazley

Datazione: 450–440 a.C. ca.

Collocazione: Londra, British Museum (proveniente da Vulci)

Committenza:

Tipologia: vaso attico

Tecnica: hydria a figure rosse

Soggetto principale: Andromeda sorretta da due Etiopi

Soggetto secondario: tre Etiopi stanno preparando i paletti per legare Andromeda sotto lo sguardo vigile di Cefeo; sull’estrema destra Perseo osserva la scena; da sinistra corteo con doni funebri

Personaggi: Andromeda, Perseo, Cefeo, etiopi

Attributi: petaso alato (Perseo); paletti (Andromeda)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://amweb.free.fr/andart/fr/index.htm

Bibliografia: Dugas C., Observations sur la légende de Perse, in “Revue des etudes grecques”, 69, 1956, pp. 1-15 ; J.D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters, Clarendon Press, Oxford 1963, p. 1062; Phillips K.M., Perseus and Andromeda, in “American Journal of Archaeology”, 72, 1968, pp. 1-23; Trendall A.D., Webster T.B.L., Illustrations of Greek Drama, Phaidon Press, Londra 1971,pp. 63-65; Schauenburg K., ad vocem “Andromeda”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis, Zurigo-Monaco 1981, vol. I, p. 776, vol. II, p. 623, n. 3; Carpenter TH., Art and Myth in Ancient Greece, Thames and Hudson, Londra 1994

Annotazioni redazionali: è rappresentato il momento in cui Andromeda sta per essere legata ed esposta al mostro; nell’opera, popolata da numerose figure, si possono distinguere tre episodi: al centro Andromeda in vesti orientali (tiara, maniche orientali, pantaloni, chitone corto), sorretta da due Etiopi, viene condotta verso il luogo del sacrificio, dove altri Etiopi stanno erigendo i pali cui verrà legata. Il luogo non è un promontorio roccioso, come vogliono le fonti, bensì un terreno irregolare che fa pensare ad una spiaggia (Cfr. scheda opera 01). Sulla destra Cefeo con una tiara e un lungo chitone decorato siede poggiandosi con le mani su un lungo bastone curvo, mentre guarda i tre Etiopi impegnati nei preparativi per il sacrificio. Dietro di lui Perseo tiene una mano sulla fronte e guarda verso il cielo, indossa il petaso alato, una clamide, alti stivali (forse alati) e tiene due lance. Da sinistra arrivano tre Etiopi con offerte funebri, tra cui uno sgabello, una sciarpa, uno specchio, un vaso con profumo e uno con un unguento e uno scrigno. Il particolare abbigliamento orientale di Andromeda, che aveva portato E. Peterson ad identificare questa figura con Fineo (1904), si ritrova nel cratere a fondo bianco proveniente da Agrigento, dove la fanciulla è identificabile grazie ad un’iscrizione (Cfr. scheda opera 03). Entrambe le opere sono state messe in relazione da Arthur Dale Trendall (1971) con una tragedia di Sofocle, l’Andromeda, di cui restano pochissimi frammenti relativi a dei doni funerari, un re orientale, delle vesti orientali, il sacrificio di Andromeda e l’arrivo di Perseo, tutti elementi presenti nel vaso. Il fatto che in quest’opera Andromeda viene raffigurata mentre sta per essere condotta verso il luogo del suo sacrificio, fa pensare che nella tragedia la fanciulla fosse legata ai pali sul palco davanti agli spettatori.

Chiara Mataloni