06: Mineadi

Titolo dell'opera: Frontespizio del IV libro

Autore: Giacomo Franco

Datazione: 1584

Collocazione: Giovanni Andrea dell’Anguillara, Le Metamorfosi di Ovidio ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara in ottava rima, Venezia 1584

Committenza: 

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale:

Soggetto secondario: 

Personaggi: Piramo; Tisbe; Ermafrodito; Salmace; Leucòtoe; Clizia; Minieidi; Cadmo; Armonia; Perseo; Atlante; Ino; Melicerta;

Attributi: spada (Tisbe); nudità, lago (Ermafrodito, Salmace); pianta d’incenso (Leucòtoe); pianta (Clizia); fuso, pipistrelli (Minieidi); coda di serpente (Cadmo); elmo alato, calzari alati (Perseo); monte (Atlante); roccia (Ino)

Contesto: scena all’aperto con un edificio

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Alpers S., The decoration of the Torre de la Parada, IX,Arcade Press, Brussels 1971, pp. 91- 93.Guthmuller B., Mito,poesia, arte, Bulzoni, Roma 1997, pp. 213-218.

Annotazioni redazionali: Nel 1561 furono pubblicate Le Metamorfosi ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara (Minfr04) di cui la prima edizione illustrata fu stampata nel 1584 a Venezia. Tale edizione non segue il modello di Salomon, ma presenta solamente i frontespizi illustrati di ciascun libro, in cui è rappresentato un compendio di tutte le favole mitiche raccontate. Il modello di riferimento è La Bible des Poêtes, una traduzione francese in prosa delle Metamorfosi pubblicata nel 1520, anche se in tale testo ad illustrazione di ogni libro era raffigurata una sola storia considerata esemplare. Per facilitare la lettura dell’illustrazione, Franco inserisce i nomi sotto ciascun mito. Il mito delle Minieidi è raffigurato nel frontespizio del IV libro. La scena è ambientata all’interno di un  alto edificio che occupa gran parte dello sfondo sulla destra. Le figlie di Minia sono colte nell’atto di filare e narrarsi a vicenda delle favole mitiche, sedute in una terrazza al primo piano. Sopra di loro, tre pipistrelli si librano in volo ad indicare la punizione di Bacco per il loro rifiuto di partecipare ai suoi riti.

Silvia Trisciuzzi