1522
NICCOLÒ degli AGOSTINI, Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral in verso vulgar con le sue allegorie in prosa, Stampato in Venetia per Iacomo da Leco a in stantia de Nicolò Zoppino e Vincentio di Pollo, 1522, Libro IV
Come Bacco muto le tre sorelle in nottole
Havean tre sorelle posto fine
mentre filavan a lor novellare
non si pensando di le lor ruine
e come Bacco le volea trattare
dandoli del suo error le discipline
meritatamente che si soglion dare
a chi vuol dir contra lhonor de un Dio
e tenerlo per vil, abietto, et rio
Cominciato havean queste al mezzo giorno
il suo parlar e durato fin sera
e cosi stando aparve in quel soggiorno
hogni strumento
chalor nel mondo era
con gran campane sonassero intorno
poi li parean veder piu duna fiera
correrli a dosso con urli, e con gridi
maggior di quelli de scilla, e caridi
Per liqual segni spaventare furo
le triste, sciagurate, e poverelle
a andor correndo per sconderli al scuro
ma poco li giovor celarsi quelle
da bacco che le aggiunse a caso duro
e in nottole cangio le tre sorelle
e questa e la cagion che soglion stare
il giorno al buoio, e la notte volare
Allegoria delle cose dette
La trasmutatione delle tre sorelle in nottole dice lo autore che queste tre sorelle furono figliole di Meneo gentil homo Thebano, le quale furono le maggior bevitrici che fusero nella loro citta, per il che il padre le richiuse in uno palazzo et fu negato a loro il vino che non ne poteano bavere senza acqua dove se misseri a filare e nendenao el filo e tutto cio che guadagnavano spendeano in vino, e percio dice Ovidio chelle sprezzavano lo dio Bacco, e per narrare le sopradette fabule pone che quelle tre sorelle le recitassero fra loro e questa ella vera arte poetica per imbellire il suo poema, ma quando le donne erano ben inebriate e che andavano dal padre loro li pareano ogni poco de movimento che li sevi di gnello facevano che fussero rumori de diversi stromenti e de campane et chella casa fusse piena de horribili fiere. Et essendo di notte li parea veder che tutta quanta ardesse, e per tema dicio si soleano spesso nasconder fra le botte al buio et alla fie udendo chel padre volea punirle de tali errori sene fuggiro di notte e per questo dive Ovidio che si mutarono in nottole overvespertilioni.