04: Marte, Venere e Vulcano

Titolo dell’opera:

Autore:

Datazione: fine V sec. a.C.

Collocazione: Londra, British Museum

Committenza:

Tipologia: vaso attico (part.)

Tecnica: ceramica a figure rosse

Soggetto principale: Banchetto degli dei

Soggetto secondario:

Personaggi: Ares, Afrodite, Plutone, Persefone, Zeus, Era, Ganimede, Poseidone, Anfitrite, Dioniso, Arianna, Cosmo

Attributi: lancia (Ares)

Contesto: scena d’interno

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Delcourt Curvers M., Héphaistos ou la lègende du magicien, Belles Lettres, Paris 195; De Franciscis A., sub voce “Afrodite”, in Enciclopedia dell’arte antica, classica e orientale, Istituto della enciclopedia di G. Treccani, Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1958, vol. I, pp. 118-126; Beazley J.D., Attic Red-figure Vase-painters, Oxford University, Oxford 1963, vol. II; Kerényi C., Gli dei e gli eroi della Grecia, Il Saggiatore, Milano 1963; Bruneau P., sub voce “Ares”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis Verlag, Zurich-München, 1984, II, p. 487, n. 114; Paris G., La Rinascita di Afrodite, Moretti e Vitali, Bergamo 1997; Becatti G., L’arte dell’età classica, Sansoni, Firenze 2000; Giuliano A., Storia dell’arte greca, Carocci, Roma 2002; Price S. – Kearns E., ed. by, The oxford dictionary of classical myth and religion, Oxford University, New York 2003, sub voce “Aphrodite”, pp. 36-37, “Ares”, pp. 48-49, “Hephaestus”, pp. 248-249

Annotazioni redazionali: In questo vaso attico della fine del V secolo a.C., proveniente da Vulci, vengono rappresentate cinque coppie di dei ad un banchetto: Plutone e Persefone, Zeus e Era con Ganimede, Poseidone e Anfitrite, Dioniso e Arianna con Cosmo, Ares ed Afrodite. Sulla sinistra appare Afrodite, che, in piedi, guarda Ares, posto su una klinè di fronte a lei, con il busto alzato. Le dea, guarnita dalla “bella corona” presente in Omero (Vulfc01, v. 288), è raffigurata mentre reca in mano un oggetto nuziale. Tutto l’insieme conferisce alla rappresentazione della dea un senso di serenità e di dignità, tipico dell’atmosfera classica del V secolo. Dalla base dell’abito si intravedono i piedi, posti in atto di dirigersi verso Ares. L’attenzione reciproca delle due divinità, che si guardano intensamente negli occhi, rimanda all’iconografia del loro amore legittimo, da cui nascerà Armonia, come narrato nella Teogonia da Esiodo (Vulfc02). Egli, infatti, diversamente da Omero (Vulfc01), nel presentare l’origine degli dei, indica l’unione matrimoniale di Ares e Afrodite, seguendo una tradizione che sarà poi ripresa anche da altre fonti letterarie (Simonide, Vulfc04 ed Eschilo, Vulfc05). Ares sostiene nel braccio sinistro una lancia, unico elemento iconografico della sua armatura presente in questa rappresentazione, che rimanda alla tradizione letteraria, presente anche in Anacreonte, che sottolinea la sua “asta vigorosa” (Vulfc03),ed è poggiato su due cuscini.

Giulia Masone