1499
FRANCESCO COLONNA, Hypnerotomachia poliphili, XVIII
Traduzione da: Francesco Colonna, Hypnerotomachia Poliphili, riproduzione ridatta dell’edizione aldina del 1499, a cura di M. Ariani e M. Gabriele, Adelphy, Milano 1998, tomo II
[...] “O santissima Erotea, divina ispiratrice, madre pia, gloriosa, inesauribile e possente protettrice degli amori ardenti e santi, instancabile soccorritrice dei fuochi amorosi e delle soavissime unioni, se al tuo divino nume sono giunte le grazie da costei invocate, per le quali siano graditi e accetti i suoi estremi ardori e il suo già promesso cuore, sii pietosa e arrendevole alle tante parole sparse, alle sue appassionate e devote promesse, alle insistenti preghiere. Ricordati dell’esortazione e dei divini consigli di Nettuno al furibondo Vulcano, fatti apposta per te quando illesa venisti liberata dai lacci di Mulcibero che ti aveva incatenato con il tuo amante Marte. Piaccia dunque alla tua suprema clemenza ascoltarmi e mostrarmi propizia adempiendo alla ferma promessa e all’ardente desiderio di questi due. Tutto ciò perché essendo stata preparata dal tuo cieco alato figlio, in questa sua tenera e fiorente età al tuo santo e lodevole servizio e predisposta al tuo sacro ministero, sottrattasi alla frigida Diana, ora tutta si prepara, con somma e pura devozione. E ora, sentendo il suo cuore riarso per il fatale amore di questo suo giovane, si disponga degnamente, tenace e arrendevole, e si adatti con animo fermo alle tue dilettose, onorate fiamme amorose, tanto più appassionata quanto più la tua invocata divinità si mostrerà propizia [...].”