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I sec. d.C.

MARZIALE, Epigrammi, V, 7

Traduzione da: Marco Valerio Marziale, Epigrammi, a cura di S. Beta, Classici Greci e Latini, Oscar Mondadori 1995, vol. I

 

Come il fuoco rinnova il nido dell’araba fenice

tutte le volte che l’uccello ha vissuto mille anni,

così la nuova Roma ha bruciato col fuoco

il suo vecchio vestito, prendendo l’aspetto del suo signore.

Ti prego, Vulcano: dimentica il torto subito,

perdona: siamo anche figli di Venere, non solo di Marte.

Padre, abbi pietà di noi: ti auguro che la tua lasciva sposa,

dopo aver perdonato le catene di Lemno, ti ami affettuosa.