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I sec. a.C.

LUCREZIO,De rerum natura, 31-36

Traduzione da: Tito Lucrezio Caro, La natura delle cose, traduzione di L. Canali, Rizzoli, Milano 1990

 

Infatti tu sola puoi gratificare i mortali con una tranquilla pace,

poiché le crudeli azioni guerresche governa Marte

dì possente in armi, che spesso rovescia il capo nel tuo grembo,

vinto dall’eterna ferita d’amore, e così mirandoti con il tornito collo reclino,

in te, o dea, sazia anelante d’amore gli avidi occhi,

e alla tua bocca è sospeso il respiro del dio supino.