IV sec. a.C.
PLATONE, La Repubblica, III 390 c
Traduzione da: Platone, La Repubblica, a cura di G. Lozza, Oscar Mondadori, Milano 1990
O Zeus che veglia solo mentre gli altri dei e gli uomini dormono, e si dimentica facilmente di ogni progetto vinto dal desiderio d’amore, e guardando Era si eccita a tal punto da non voler neppure andare in camera da letto e da desiderare di unirsi a lei lì per terra, dichiarando di essere preso dalla passione d’amore ancor più della prima volta che si erano uniti all’insaputa dei loro genitori; e Ares e Afrodite incatenati da Efesto per altri motivi simile?”.