VII sec. a.C.
ANACREONTE, Frammento 45
Traduzione da: Anacreonte, a cura di L.A. Michelangeli, Zanichelli, Bologna 1882
Il marito di Ciprigna
ne la lennia fucina
le saette de gli Amori
fabricava con acciaio:
quindi Venere le punte
ne temprava in dolce mêle,
ed Amor fiel vi miscea.
Marte reduce dal campo,
vigorosa asta vibrando,
irridea d’Amor la freccia:
ed Amor, Quest’è, gli disse,
grave; provala e’l saprai.
Ricevette il colpo Marte:
sogghignò la Citerea.
Mise un gemito e proruppe
Marte: É grave; piglia pure.
Ed Amor, Tiella, rispose.