
Titolo dell’opera: Punizione di Issione
Autore: anonimo
Datazione: III sec. a.C. (?)
Collocazione: Pompei, Templio del Foro Triangolare
Committenza:
Tipologia: scultura
Tecnica: altorilievo su tufo grigio nocerino
Soggetto principale: punizione di Issione
Soggetto secondario:
Personaggi: Issione, un uomo, Minerva
Attributi: elmo sannitico a tre pennacchi, scudo, lancia, martello e chiodo (Minerva); barba e mantello (l’uomo); ruota (Issione)
Contesto: non definibile
Precedenti:
Derivazioni:
Bibliografia: Maiuri A., Pompeii, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma s.d., pp. 27-28; De Franciscis A., Pompei, in Bernabò Brea L., Caretti G., De Franciscis A., Siracusa, Agrigento, Pompei, il Foro Romano e il Palatino, Sadea/Sansoni, Firenze 1970; Cupaiolo C.- Scatozza L.- Scopece M., Ricerche su una metopa triangolare del Foro di Pompei, in "Rendiconti della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", n.s. vol. XLV, 1971, pp. 131-137; Richardson L., The arcaic doric temple of Pompeii, in "La Parola del Passato", vol. XXIX, fasc. CLVII, 1974, pp. 281-90; Carthon W., The painting of the Casa of Vetii in Pompeii, University of Virginia, Charlottesville/Virginia 1981, p. 406; de Waele J.A.K.E.- D’Agostino B., Il tempio dorico del Foro Triangolare di Pompei, L’Erma, Roma 2001, p. 110
Annotazioni redazionali: Il 28 maggio 1952 Amedeo Maiuri durante una campagna di scavi rinveniva la metopa in esame, a sud-est del Foro Triangolare di Pompei. Da subito la metopa veniva ricollegata al tempio dorico che sorge al centro del Foro. Così Waele descrive il rilievo: "Sulla metopa sono rappresentate tre figure. A destra si vede la figura-chiave per l’interpretazione che a partire dal Maiuri viene generalmente accettata: la punizione di Issione. Accanto al punito si distingue una figura barbuta, a torso nudo, avvolto in un mantello dalla vita ai piedi, raffigurata nell’atto di legare la figura di Issione. All’estremità sinistra della metopa ben riconoscibile dall’elmo di tipo sannitico a tre pennacchi è la dea Athena-Minerva, la quale ha accanto a sé lo scudo appoggiato contro la lancia. Ha un chiodo in una mano ed un martello nell’altra, due oggetti che rendono chiara la partecipazione di Athena-Minerva nell’atto della punizione".
Tiziana Villani