
Titolo dell'opera: Ino nutrice di Dioniso
Autore: anonimo
Datazione: 165-170 d.C. (età Antonina)
Collocazione: Pisa, Camposanto Monumentale
Committenza:
Tipologia: scultura (su coperchio di sarcofago).
Tecnica: bassorilievo.
Soggetto principale: in basso a sinistra Ino sdraiata su un fianco allatta Dioniso; alle sue spalle una Ninfa (della sorgente?); dietro di Ino una figura maschile, forse un dio del tiaso dionisiaco.
Soggetto secondario: a destra, la morte di Atteone attaccato dai suoi cani (Cfr. mito relativo)
Personaggi: Ino, Dioniso, Ninfa, Sabazios (?), Atteone
Attributi: Dioniso (Ino); brocca (Ninfa); cani (Atteone)
Contesto: ambiente esterno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Nercessian A., ad vocem Ino, in Lexicon Iconographicum Mithologiae Classicae, Artemis Verlag, Zurigo Monaco 1990, vol. V, 1, pp. 657-661; vol. V, 2, p. 357, fig. 79
Annotazioni redazionali: la scena, scolpita sul coperchio del sarcofago romano, consta di due episodi: a sinistra la rappresentazione dionisiaca giustifica, forse, la presunta presenza di Ino (figlia di Cadmo e Armonia) che allatta Dioniso, tuttavia, gli elementi sono davvero pochi per distinguere con certezza l’identità degli altri personaggi. Alle spalle di Ino, infatti, una Ninfa capovolge una brocca e lascia cadere l’acqua sulla roccia; sempre in secondo piano rispetto a Ino compare una figura maschile, presumibilmente, un dio del tiaso dionisiaco. L’immagine a destra che, invece, si è conservata meglio rispetto alla precedente, illustra l’episodio finale di un altro mito presente nelle Metamorfosi ovidiane che vede protagonista la morte di Atteone (figlio di Aristeo e di Autonoe, figlia di Cadmo). Questi mentre era a caccia con i suoi compagni e seguito dai suoi fedeli cani ebbe la sventura di attraversare, inconsapevole, il bosco sacro a Diana e di scorgere la dea stessa mentre si bagnava nella fonte sacra alle vergini. Questa impudenza gli costò la vita: Atteone trasformato in cervo, viene sbranato dai suoi cani.
Claudia Terribili