05: Ino

Titolo dell'opera: Atamante uccide Learco

Autore:

Datazione: IV sec a.C.

Collocazione: Roma, Museo Nazionale di Villa Giulia

Committenza:

Tipologia: vaso

Tecnica: cratere a figure nere

Soggetto principale: al centro Atamante sta per scaraventare il piccolo Learco sulla roccia

Soggetto secondario: in alto, a sinistra di Atamante, Dioniso; Ercole è seduto a destra; Ino è in fuga in basso a sinistra; giovane satiro a destra e giovane leone in basso al centro.

Personaggi: Atamante, Learco, Dioniso, Ercole, Ino, satiro

Attributi: corona (Atamante); ramo di alloro (Dioniso)(?); leone (Learco) (?)

Contesto: ambiente esterno.

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Schwanzar C., ad vocem Athamas, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis Verlag, Zurigo Monaco 1984, vol. II, 1, pp. 950-953, vol. II, 2 p. 701, fig. 9; Radermacher L., Mythos und Sage bei den Griechen, Brunn-Munchen-Wien 1938, pp. 158-164

Annotazioni redazionali: la scena suddetta si rifà, dal punto di vista iconografico, ad un’altra tradizione del mito: quella che vede Atamante e Ino vittime della collera divina di Era. La sposa di Zeus, in collera dal momento in cui i due si incaricarono di allevare Dioniso (figlio illegittimo di Zeus), per punizione, sconvolge la mente di Atamante che, reso folle, uccide suo figlio Learco scambiandolo per una preda di caccia (un leone in questo caso), mentre Ino, fuggita dalla follia omicida dello sposo, si getta in mare. Nel caso specifico, il giovane leone che compare nella scena potrebbe essere la trasposizione in immagine della personificazione di Learco che, nella mente non più lucida di Atamante, costituirebbe l’atto che immediatamente precede l’epilogo omicida; infatti, Atamante credendo di trovarsi a caccia, uccide il figlio scambiandolo per un leoncino. Il leone però, come animale da preda, non compare nelle fonti attinenti al mito prima del I sec. a.C. (è un cerbiatto o cervo in Apollodoro (I, 9, 2; III, 4, 3, Inofc14) e nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli (I, 176, Inofc32); è invece un cucciolo di leone per Ovidio (Met. IV, 514, Inofc21; Fasti, IV, 486, Inofc22). Il leone presumibilmente, era presente in una delle tante opere andate perdute; d’altra parte, Eschilo compose una tragedia dal titolo Athamas di cui non si sa praticamente nulla, (frr. 1- 4, Rodt); Euripide una Ino, andata perduta di cui si conserva la citazione nelle Fabulae di Higino (Inofc13); Sofocle scrisse due tragedie intitolate Athamas, di cui non rimangono che pochi frammenti (Inofc06). 

Claudia Terribili