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sec. XVI

Gabriello Symeoni, La vita et Metamorphoseo d’Ovidio(edizione del 1559)

IV. 56 Giunone sdegnata contro alla superbia d’Atamante,

gli manda addosso una Furia.

 

La Reina del ciel, che spregiar sente

Dal superbo Atamante il suo gran nume,

Dal ciel veloce con irata mente

Scende di Stige al tenebroso fiume,

Quivi ogni Furia, à lei fatta presente,

Mortal nimica è d’ogni reo costume.

Ma Giunon Tisifone ha sola eletto

Per turbar d’Atamante il real tetto.

 

IV. 57 Atamante infuriato ammazza il figliuolo.

 

Giunta la Furia ove Atamante altiero

Con la moglie, e i figliuoi vivea contento,

Dal capo viperin di color nero

Trae lor due serpi tra le spalle e’l mento,

Che, rivolto il piacere in rio pensiero,

La corte e’l Re ripieni han di spavento,

Et si turbata ogni allegrezza et gioia,

Ch’il Regia vuol che tutto il mondo muoia.

 

IV. 58 Atamante infuriato scaccia la moglie e ammazza

Un figliuolo.

 

Furioso Atamante i suoi minaccia,

Et vuol che pigli ogn’un reti et saette,

Che due lion con la lor madre in caccia

Uccider vuole, et far le sue vendette.

Cosi l’un de i figliuoi in un sasso schiaccia,

Che gli par delle fiere maledette,

Et la madre, che vuol l’altro salvare,

Si getta, et restan Dei ambo, nel mare.