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XI-XII sec.

Mythographus Vaticanus II (edizione del 1834)

L. II-78 vv. 26-28

“(…).Ino a cui Athamante per furore aveva ucciso uno dei

figli, Learco, con l’altro, si gettò in mare inseguiti entrambi

dal furioso marito”.

L. II-78 vv. 40-43

“Quattro invece sono sorelle Ino, Autonoe, Semele e Agave

che si dicono figlie di Cadmo, come quattro sono generate

dall’ebbrezza: violenza, oblio, libidine, follia. Così che sono

dette le quattro sorelle di Bacco”.

L. II-79 vv. 16-29

“(…) Poi Ino, moglie di Atamante generato da Eolo, sua zia (…).

L. II-134 vv. 33-44

“Il re Atamante, figlio di Eolo, fratello di Creteo, ebbe in moglie Nube, chiamata anche Nefele, dalla quale ebbe Frisso ed Elle. Quando allora Nube, agitata dall’insania del padre Libero, fuggì nella selva e il marito non riuscì a spostarla dal lauro, Atamante impose ai suoi figli una matrigna, chiamata Ino, che con odio da matrigna, macchinò la morte dei fanciulli; chiese alle matrone di rendere sterile il frumento seminato quindi ne seguì la fame. La città mandò allora dei messi a consultare Apollo, Ino stessa, che era stata mandata, riferì che l’oracolo aveva detto che i figli di Nube andavano immolati. Disse inoltre che il frumento andava incendiato. Il padre in verità temeva l’invidia del popolo e rimise il giudizio sui figli, alla matrigna. Così la matrigna accanita li perseguitò, essi fuggirono erranti nella selva, dove la loro madre diceva di venire, e un ariete dal vello d’oro, si sarebbe mostrato ”.