
Titolo dell'opera:
Autore: anonimo del XV sec.
Datazione: 1450-1475 ca.
Collocazione: L’Aia, Koninklijke Bibliotheek, manoscritto dell’Histoire Troyennes, Ms. 78 D 48, Fol. 49r
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura (125 x 160 mm)
Soggetto principale: Danae nella torre di bornzo; Danae e Perseo in acqua; Danae e Perseo accompagniati da Ditti vengono ricevuti da Polidette, re di Serifo.
Soggetto secondario:
Personaggi: Danae, Perseo, Polidette, Ditti
Attributi:
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni
Immagini: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showillu?id=3971
Bibliografia: Cioni L., Tamburini P., Al Dio ignoto, Preghiere degli antichi, Rizzoli, Milano 1998
Annotazioni redazionali: nella miniatura tratta dall’Histoires Troyennes Danae compare tre volte, di cui due con Perseo in fasce: la prima nella torre dove era stata rinchiusa da Acrisio, la seconda nella barca con il piccolo Perseo, e la terza inginocchiata sulle rive dell’isola di Serifo, con Ditti, fratello del re Polidette, il quale è in piedi a mani giunte che accoglie la fanciulla. Le fonti divergono sul momento in cui Acrisio scacciò madre e figlio da Argo – se quando Perseo era ancora in fasce o quando aveva già quattro o cinque anni (Eschilo, Il tiratore della rete, commedia in frammenti), ma tutti sottolineano che il re li chiuse in una cassa o in un “cofano”. La tragicità del momento è sottolineata ad esempio da Simonide che nel fr. 38 racconta il momento in cui Danae contempla il piccolo Perseo nella cassa addormentato :"O figlio, in quale difficoltà mi trovo; tu dormi il sonno tranquillo del bambino, adagiato in questa orribile cassa di legno dalle borchie di bronzo luccicanti nella nera notte, avvolto dall'oscurità violacea; non ti preoccupi dell'onda che si avventa spumeggiando sopra il tuo capo, né del fragore del vento, e il tuo bel viso è coperto da un drappo purpureo”. In questa miniatura invece, Danae e il piccolo Perseo navigano serenamente su una piccola imbarcazione e infine giungono a Serifo con i flutti scatenati da Giove per salvarli. Ad accoglierli è Ditti, ricordato come pescatore nelle fonti classiche – ruolo qui confermato dal suo abbigliamento (Cfr. Danfc10 e Danfc21). Probabilmente questa versione dell’episodio era più facilmente rappresentabile secondo i gusti dell’epoca, che comprendono anche l’abbigliamento e l’ambientazione, come anche altre dallo stesso manoscritto (Cfr. Perseo e Andromeda).
Francesca Pagliaro