Titolo dell'opera: Danae e la pioggia d’oro
Autore: Anonimo mosaicista del III sec. d.C.
Datazione: inizio del III sec. d.C.
Collocazione: Palermo, Museo Regionale di Palermo, proveniente da Piazza della Vittoria
Committenza:
Tipologia: mosaico
Tecnica:
Soggetto principale: Danae e la pioggia d’oro
Soggetto secondario:
Personaggi: Danae, pioggia d’oro (Zeus)
Attributi: pioggia d’oro (Zeus)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Cook A.B., Zeus: a study in ancient religion, Cambridge University Press, 1940, vol. III, I, p. 467; Maffre J.J., ad vocem Danae, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco, 1990, III, 1, p. 329
Annotazioni redazionali: L’importanza accordata a Giove dagli artisti di epoca romana si fa ancora più evidente in un gruppo di mosaici del III e IV sec. d.C., dove viene raffigurato non più il solo episodio di Danae, ma la serie degli amori di Giove. Questa innovazione è dovuta sia a motivi pratici (generalmente le superfici da decorare erano molto vaste), sia al riferimento a un modello letterario, quello del catalogo degli amori di Giove, che dall’Iliade arriva fino a Ovidio (tela di Aracne, libro VI). In questo mosaico, scoperto a Palermo nel 1869, sono raffigurati tre amori di Giove: a sinistra Antiope e Giove satiro, al centro Danae e la pioggia d’oro, a destra Leda e il cigno. In un riquadro ottagonale dai lati concavi, resta la parte superiore del corpo di Danae (braccio destro, busto e testa), distesa verso sinistra, i capelli legati con una fascia; ella alza lo sguardo verso un recipiente da cui cade la pioggia d’oro.
Valentina Leonardi
Chiara Mataloni
Daphne Piras