
Titolo dell'opera: Danae e la pioggia d’oro
Autore: Anonimo pittore pompeiano del I sec. d.C.
Datazione: 70 d.C.
Collocazione: Pompei, Casa detta di Gavius Rufus, distrutto
Committenza:
Tipologia: dipinto murale
Tecnica: affresco
Soggetto principale: Danae riceve la pioggia d’oro versata da Cupido, alla presenza di Giove
Soggetto secondario:
Personaggi: Danae, Giove, Cupido
Attributi: pioggia d’oro (Giove)
Contesto: ambiente esterno con architetture
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Cook A.B., Zeus: a study in ancient religion, Cambridge University press, 1940, vol. III, I, p. 466; Maffre J.J., ad vocem Danae, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco, 1990, III, 1, pp. 328-329
Annotazioni redazionali: Questo disegno che riproduce l’affresco ci mostra un particolare scenario architettonico che potrebbe rappresentare un santuario, all’interno del quale troviamo Danae in piedi, frontale, che guarda verso l’alto, un hymation che lascia nuda tutta la parte superiore del corpo. Ella solleva un drappo della sua veste per raccogliere la pioggia d’oro, versata su di lei da un Eros volteggiante tramite una sorta di corno (Cfr. scheda opera 11). Giove seduto sulla sinistra del dipinto, tiene uno scettro nella mano destra. Questa presenza effettiva di Giove, evidente per noi che guardiamo il dipinto, sfugge all’eroina che guarda cadere la pioggia. In questo caso l’artista ha unito due distinte iconografie, quella documentata nella Casa della Caccia Antica (Cfr. scheda opera 11) e quella conservata nella Casa della Regina Margherita (Cfr. scheda opera 12).
Valentina Leonardi
Chiara Mataloni
Daphne Piras