
Titolo dell'opera: Danae e la pioggia d’oro
Autore: Anonimo pittore italiota del IV sec. a.C
Datazione: seconda metà del IV sec. a.C.
Collocazione: Paestum, Museo Nazionale
Committenza:
Tipologia: vaso italiota
Tecnica: hydria a figure rosse
Soggetto principale: Danae e la pioggia d’oro
Soggetto secondario: Eros e figure femminili
Personaggi: Danae, pioggia d’oro (Zeus), Eros, figure femminili
Attributi: pioggia d’oro (Zeus)
Contesto: interno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Trendall A.D., the red-figured vases of paestum, Hertford, 1987, pp. 316, 318; pl. 204, c,d; Maffre J.J., ad vocem Danae, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco, 1990, III, 1, pp. 328; III, 2, p. 244
Annotazioni redazionali: L’hydria, proveniente da C. Andriuolo (1971), è uno dei vasi più eccezionali conservati a Paestum. La stessa forma cilindrica del vaso è piuttosto inusuale. La scena principale, in origine molto colorata, è incorniciata tra due fasce verticali. Numerose le figure rappresentate: al centro Danae, con un mantello color cremisi attorno alla parte bassa del corpo, è seduta su un letto e solleva un lembo del mantello per raccogliere la pioggia d’oro che sta cadendo dalla finestra in alto. A sinistra due donne drappeggiate, una delle quali indossa un peplo nero; a destra sul letto un piccolo Eros, simbolo dell’amore di Zeus per Danae (Cfr. scheda opera 04 e scheda opera 09), e una donna in piedi col peplo nero e un mantello. In alto una fila di oggetti fiancheggiano la finestra: un tamburello, uno xylophone, una corona; il tutto, compresa la finestra, ci fa capire che la scena è ambientata in un interno. A sinistra e a destra all’esterno della cornice, una donna drappeggiata in piedi con un uovo in mano e un’altra seduta su una roccia fiancheggiata da palmette.
Valentina Leonardi
Chiara Mataloni
Daphne Piras