
Titolo dell'opera: Danae e la pioggia d’oro
Autore: Anonimo pittore beota del V sec. a.C.
Datazione: 410-400 a.C.
Collocazione: Parigi, Museo del Louvre
Committenza:
Tipologia: vaso beota
Tecnica: cratere a campana a figure rosse
Soggetto principale: Danae e la pioggia d’oro
Soggetto secondario:
Personaggi: Danae, pioggia d’oro (Zeus)
Attributi: pioggia d’oro (Zeus)
Contesto: interno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Ure A.D., Beotian Vases with women’s heads, in “American Journal of Archaeology”, New York, 57, 1953, p. 247, pl. 67, 7; Corpus vasorum antiquorum, France, Paris, Musee du Louvre, 17, Paris, 1974, pl. 44, n 1-2; Maffre J.J., ad vocem Danae, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco, 1990, III, 1, p. 328; III, 2, p. 244; Lissarague F., Danaé, Métamorphoses d’un myth, in Mythes grecs au figure: de l'antiquite au baroque, sous la direction de Georgoudi S. et Vernant J.P., Paris, Gallimard, 1996, pp. 105-134
Annotazioni redazionali: Danae (riconoscibile da un’iscrizione dipinta al di sopra della sua testa) è distesa su una klinè ricoperta da una stoffa ornata con un motivo a pois e da cuscini. Alza lo sguardo verso sinistra per guardare la pioggia d’oro che si raccoglie sul suo ventre. Al di sopra della klinè sono sospesi un hydria, una phiala e uno skyphos (coppa), tutti oggetti che lasciano intendere che la scena si svolge in un interno. L’iconografia di questo cratere è molto simile a quella del vaso conservato nel Museo Nazionale di Atene (Cfr. scheda opera 05); persino alcuni dettagli, come la veste di Danae che le lascia scoperto il busto o la cuffia per tenere i capelli raccolti sono identici; stando a quanto scrive Ure, diversi sono gli atteggiamenti delle due figure femminili: “nel vaso di Atene, Danae è una figura quieta, adornata con gioielli, che riceve con posa e dignità la manifestazione dell’amore di Zeus. Il cratere del Louvre, sebbene derivi dalla stessa fonte, mostra una giovane donna trasandata, quasi impertinente, con l’aria di una fanciulla che si dà le arie da donna” (Ure, 1953).
Valentina Leonardi
Chiara Mataloni
Daphne Piras