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1375-1377

GIOVANNI dei BONISIGNORI, Ovidio Metamorphoseos Vulgare, Lib IV, Cap. XXIII

Ed. a cura di E. Ardissimo, Commissione per i testi di lingua, Bologna 2001

 

Come Giove trasformato in piovia d’oro giacque con Danne, figliuola del re Acrisio

La cagione perché Acrisio spregiava Baco fu perché Bacco avea ditto che Perseo non era stato figliolo de Giove, la cui generazione fu in questo modo. Lo re Acrisio avea una sua figliuola chiamata Danne, costui, temendo che non fosse tolta la sua virginità, sì la facea stare in una torre e faceala solennemente guardare. Odendo Giove sì come questa donna era tanto bella e vedendo che a llei non se potea andare, andò sopra della torre e per uno forame, convertendose in oro, se strusse e così piove sul letto de Danne. Poi li andò sul grembo, e poi ritornò in propria forma, e giacque con lei ed allora ingravidò Danne in Perseo.

 

Allegoria della vigesimaterza trasmutazione de Giove in piovia de oro trasformato. Segnata per BB

La vigesimaterza allegoria è de Giove, de cui dovemo così intendere. Si come narra santo Isidoro nel decimo libro delle Timologie, dice che Giove con molto ed infinito oro corrupe la pudicizia de quella donna, e perciò se favolegia che Giove in forma de oro discese del tetto nel letto. E qui se pò comprendere quanto fu la stultizia delli antichi che ‘l chiamarono ottimo governatore e sommo dio. Sì come nelle scritture appare, Giove fu tanto lascivo che non perdonò né a sangue né a natura; e se al sangue andiamo, egli giacque con la sorella carnale, e non solo con una, ma con doi. Secundo l’istorie Saturno ave tre figliuole femini, cioè Iuno, Cerere e Vesta; con le due prime giacque Giove: de Giunone ave Giove uno figliuolo chiamato Vulcano, de Cerere ave una figliuola chiamata Proserpina; la terza sorella non potè mai corrompere perciò che osservò sempre castità.