Titolo dell'opera: Salmace ed Ermafrodito
Autore: Carlo Saraceni (Venezia 1579-1620)
Datazione: 1606-07 (anteriore al 1608)
Collocazione: Napoli, Galleria di Capodimonte
Commitenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su rame (41 x 53 cm)
Soggetto principale: *
Soggetto secondario:
Personaggi: *
Attributi: drappo, lotta, nudità, piedi nella fonte (Ermafrodito); acconciatura, drappo, nudità, piedi nella fonte (Salmace)
Contesto: paesaggio boscoso con fonte
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: AA.VV, Museo di Capodimonte: la Collezione Farnese,Electa, Napoli 1995, pp. 44-45; Caravaggio e il suo tempo, Electa Napoli, Milano 1985, n. 58/59; Georges Keynes, Jacob Pynas as a draughtsman, in "Bulletin des Musees Royaux des Beaux Arts", n. 1-3, pp. 147-170; Ottani Cavina A., Carlo Saraceni, Mario Spagnol Editore, Milano 1968, pp. 61-63;109; De Rinaldis A., Catalogo del Museo di Napoli, Napoli 1911; Longhi R., Due opere di Caravaggio, in "L'Arte", XVI, 1913, fasc. III, pp. 161-165
Annotazioni redazionali: Il rame raffigurante Ermafrodito e Salmace, insieme al Volo di Dedalo e Icaro, Caduta di Icaro, Sepoltura di Icaro, Ratto di Ganimede e Arianna abbandonata, fa parte della serie farnesiana a Capodimonte. Il motivo iconografico sembra essere stato realizzato sulla base di una puntuale adesione al testo ovidiano (Met., IV, vv. 356-360):
"...et omni
veste procul iacta mediis inmittur undis,
pugnantemque tenet luctantiaque oscula carpit"
(... e gettatesi via tutte le vesti si slancia in mezzo all'acqua afferra l'adolescente che si ribella..) L'opera è stata copiata con poche varianti da Jacob Pynas, composizione andata perduta, ma nota attraverso l'incisione di Magdalena de Passe del 1623
Anna Gentili