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sec. XVI d.C

GIOVANNI BOCCACCIO Della Genealogia degli Dei, edizione dedicata al serenissimo Guglielmo Gonzaga, Duca di Mantova e di Montefeltro, Venezia appresso la Compagnia degli Uniti,1585, Libro III, pag 51-52

Dice Theodontio che Hermafrodito fu figliolo di Mercurio et di Venere . Il che dimostra anco Ovidio dicendo , Nudrirono le Naiade ne gli antri Il sesso ch'unlui chiar si scorgea Del mote Ideo un bel fanciul , che nacuqe grande l'imagine del padre , et de la madre , grande di Venere e Mercurio : del quale era e da l'uno , e dal l'altra hebbe il suo nome . Del quale Ovidio recita appresso tal favola .Dice egli ; che essendo costui stato lasciato in Ida monte della Frigia , dove era stato nudrito ; così cminando giuns in caria , et ivi vide un fonte limpido et chiaro nel qui la ninfa Salamace habitava : la quale vegendo questo giovanetto bellissimo , incontanente di lui s'accese et con piacevoli parole si sforzo di condurlo al suo disio .Finalmente di ciò vergognondosi il giovanetto , et insieme sprezzando le aprole , et gli abbracciamenti della ninfa ; quellsa fingendo partirsi sinascose dietro un cespuglio . Onde il giovane pensando la ninfa essersi partita , ignudo entrò inquel fonte . Il che vegendo la ninfa Slamce subito spogliatasi , ivi medesimamente si carcò ,et a forza lo prese e tenne stretto . ma ritroivandolo firo , et a suoi desideri non pieghevole pregò gli Dei che facessero ch'ambedue loro divenissero un solo . La qualcosa avvenne. Et così , colui che maschioera entrato nel fuime ; uscendo ,et maschio et femina ritrovassi : il quale poscia pregò medesimamente i Dei , che tutti quelli che entrassero nel detto fonte , havessero a partire l'istesso infortunio . Il che egli col favore del padre , et della madre ottenne . Vuole Alberigo vche l'Hermafrodito generato da Mercurio et Venere sia il lascivo oltre il dritto il quale dovendo esser virile , per la soverchia delicatezza di parole , pare femminile . Ma io riferisco questo Hermfrodito alla ntura di Mercurio : il quale ha l'uno et l'altro sesso , siccome l'honorato Andalone diceva ; percioche coni maschi piabeti è maschio et con li femine , è femina . Onde egli vuoletr ale altre cose inferire a quei , nellecui natività sta in ascendente ; che se l'altro pianeta grande non gli facesse opposta , overo l'altro luogo del Cielo ; di necessità sarebbe tenuto dalla concupiscienza dell'uno e l'altro sesso . Ma alcuni vogliono il Poeta haver penetrato piu in alto dicendo nelle matrici delle donne essefi sette stannze atte al parto : tre delle quali sono nella parte destra del ventre , altrettante nella sinistra , et una nel mezzo : et ciascuna di questa ne puo concepire due , come che Alberigo dicanel libro delle naturee degli animali egli haver avertito dal nascimento a una certa donna , ella l'un doppo l'ltro haver concepito 150 figliuoli . Quelle stanze adunque , che sono dalla partedritta , quando ricevono il seme , partoriscono maschi . Quelle poi della sinistra , femine . Quando poi il semeentra nel mezzo et produce, quelli che nascono , hanno il sesso commune , cioè maschio et femina ; et gli chiamanoHermafroditi . Così in quella cellettadi mezzo si come in fonte dell'uno, et l'altro sesso, si bagnò , et mentre lìuno , et l'altra cercavincereper non star di sotto, nasce, che si veggiano i segnoli dell'una , et l'altra vittoria. La onde la preghieraviene essaudita ; che se alcuno si bagna in quel fonte, uscendo fuori, divengamezo uomo. Ma istimo io meoloto diversamentei Poeteggiati haver inteso. Percioche Salmaceè un fonte famosissimo di Caria, il quale, accioche no restinto di tal maschio , piacermi et il fonte puroreet ogni altra cosa insieme c'haverà dato materia a tal fittione. E adunque (si come vuole Vitruvio nel libro dell'Arhitetura) in Caria un fonte si tal nome non lontano da Halicorna so per la sua limpidezza famosissimo , et per lo sapore notabile ; oppresso il quale i Barbari , cioè i Carii , et le Legigia habitavano : iquali essendo cacciati da Nida , et Revania Arcadi , che havevano ivi fatto Troezen commune edonia , fuggirono sopra le montagne et incomminciarono con ruberie , et ladronezzi a turbare tutti quei paesi . Ma havendo uno di quegli habitatori Arcadi tratto dalla speranza del guadagno ivi vicino a quel fonte levato una hosteria, con presupposto che la bontà di tal acqua a lui dovesse porger gran favore; avennne , che spesse volte que Barbari fieri mossi non tanto dal bisogno de cibi , come dalla dilettatione dell'acqua , entravano in quella taverna , et a poco a poco venivano a metter giu per la conuersatione quella Brberica fierezza . Così incominciandosi ad accostare a i confini de i Greci piu molli , et piu humoni ; in breve tempo di fierissimi parvero esser divenuti benigni . La onde perchè la mansuetudine (rispetto alla ferocità) par femina : fu detto che quelli , che entravano in quel fiume s'effeminassero .