
Titolo dell'opera: Cadmo e Armonia
Autore:
Datazione: XV sec.
Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, manoscritto di una traduzione francese delle Metamorfosi di Ovidio, Ms. français 137, f. 61r
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura
Soggetto principale: Cadmo uccide il serpente; Armonia assiste alla scena
Soggetto secondario: Cadmo e Armonia trasformati in serpenti si ritirano nella foresta
Personaggi: Cadmo, Armonia
Attributi: spada, serpente (Cadmo); serpente (Armonia)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showmanu?id=100005
Bibliografia: van Moé E.A., Les manuscrits a peintures a la Bibliothèque Nazionale, in “Archives et Bibliothèques”, 3, 1937-1938, pp. 161-169
Annotazioni redazionali: conservata in un manoscritto contenente una traduzione in francese delle Metamorfosi di Ovidio, la miniatura con l’episodio della trasformazione di Cadmo e Armonia in serpenti è insolita, come molte tratte dalla stessa fonte. I personaggi, come d’uso nelle illustrazioni dei manoscritti medievali, sono abbigliati secondo la moda alla franzese del tempo, sia nelle capigliature (Danae: Cfr. scheda opera relativa) che negli abiti (Andromeda: Cfr. scheda opera relativa), ma le miniature provenienti da questo manoscritto mantengono sempre un andamento narrativo più immediato e comprensibile, se pur inserendo a volte elementi non provenienti dalla tradizione di un mito o dall’iconografia di un personaggio (Aracne: Cfr. scheda opera relativa). Nell’episodio della trasformazione di Cadmo e Armonia siamo di fronte a due momenti della storia: a partire da destra vediamo un uomo, sicuramente Cadmo, che tiene in mano una spada ed ha appena tagliato la testa di un essere a metà tra un drago e un serpente; a osservare la scena una donna, probabilmente Armonia, e infine a sinistra due serpenti, uguali nell’aspetto a quello decapitato da Cadmo. A causa dell’incertezza delle fonti sul momento in cui Cadmo avrebbe sposato o incontrato Armonia (PERò LIBRO III cfr. Armfc), gli episodi della vita del figlio di Agenore si sovrappongono, e la figura della donna è inserita tra questi in modo incerto. Nel caso della miniatura, gli episodi che vengono fatti collimare tra loro sono quello dell’uccisione del serpente di Marte da parte di Cadmo - prima della fondazione di Tebe, narrata da Ovidio nel III libro - e la trasformazione dei due coniugi in serpenti – raccontata invece nel IV. Di volta in volta, le armi con cui Cadmo viene raffigurato mentre affronta il serpente cambiano, poiché Ovidio racconta che per affrontarlo egli usa tutte quelle che aveva con sé, in successione: prima una pietra (Cfr. scheda opera 02), poi un dardo, e infine una lancia con cui gli recide la testa. In quest’immagine la lancia è tramutata in spada, in linea con la trasformazione dei personaggi medievali in cavalieri eroici. Nel racconto della trasformazione in serpente - che tra l’altro qui è già in atto - come si capisce dalla coda che spunta alle spalle di Cadmo, viene detto esplicitamente che è per primo l’uomo a mutare aspetto, poi la donna; inoltre ella si avvicina al marito, lo accarezza e “ (..) improvvisamente sono in due a serpeggiare con spire congiunte/finchè non si ritirano nel folto di un bosco vicino”. Una possibile spiegazione dell’unione dei due episodi è fornita dalle parole pronunciate dallo stesso Cadmo, sempre nel IV libro delle Metamorfosi, che ricorda il momento in cui aveva osato uccidere il serpente sacro a Marte – un attimo prima di cominciare a trasformarsi (Armofc05). Da qui l’episodio della mutazione in serpenti va inteso come una punizione arrivata in ritardo, ma già cominciata con la sciagura che aveva colpito tutta la sua stirpe (Ex.: Diana e Atteone). Altre motivazioni della trasformazione verranno fornite dalle fonti di epoca rinascimentali (Armofr02).
Francesca Pagliaro