Titolo dell’opera: Pentheus a matre, sororibusque discerpitur
Autore: Antonio Tempesta
Datazione: 1606
Collocazione: Metamorphoseon sive Transformatioum Ovidianarum Libri quindecim Aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, et in pectorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem editi, Anversa
Committenza:
Tipologia: incisione (9,7 x 11,5 cm)
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Penteo è smembrato dalle Baccanti
Soggetto secondario:
Personaggi: Penteo, Agave, Ino, Autonoe, Baccanti
Attributi:
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Alpers S., The Decoration of Torre de la Parada, IX, Arcade, Brussels 1971, pp. 88-89; Buffa S., Antonio Tempesta, in The illustrated Bartsch, 36, formely volume 17 (part 3), p. 47, Abaris books, New York 1984
Annotazioni redazionali: L’immagine è una delle raffigurazioni del mito di Penteo ad opera di Antonio Tempesta. L’opera è composta di sole immagini e l’autore, attraverso di esse, ha voluto rappresentare i miti narrati nelle Metamorfosi di Ovidio. La scena rappresenta il momento in cui Penteo, scoperto dalle Baccanti, viene ucciso selvaggiamente. Il giovane si trova a terra, al centro della scena, mentre le donne infieriscono contro di lui. I loro corpi disegnano quasi un cerchio attorno a Penteo, quasi muovendosi nella loro danza dionisiaca, accentuata dai gesti delle braccia che si muovono in angolazioni diverse. Un tempio sullo sfondo ricorda il momento particolare che stanno vivendo, dando l’impressione che quanto sta avvenendo sia al di fuori della loro volontà. Il corpo di Penteo e quello della madre Agave sono posti parallelamente e simmetrici, con i volti che si trovano uno sopra l’altro, ma con espressione diversa. Il giovane, inorridito, è succube di quanto sta avvenendo, mentre la madre, che non lo ha riconosciuto, si scaglia su di lui con violenza e decisione. Ad aiutare Agave nell’impresa vi sono anche le sue sorelle Ino e Autonoe. La raffigurazione è incentrata solo sui personaggi, mentre sono state eliminate, come è consuetudine delle incisioni di Tempesta, gli elementi paesaggistici, proprio per dar maggior risalto al momento culminante della scena.
Giulia Masone