20: penteo

Titolo dell’opera:

Autore: Giovanni Antonio Rusconi

Datazione: 1553

Collocazione:

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Penteo è inseguito dalle Baccanti

Soggetto secondario:

Personaggi: Penteo, Agave, Baccanti

Attributi: cinghiale (Penteo)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.weinrausch.de/kunst/kuenstler/zeichnungen/zeichnungen.htm

Bibliografia: Seznec, La sopravvivenza degli antichi dei, Bollati Boringhieri, Torino, marzo 1990  p. 331; Guthmuller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni editore, Roma 1997, pp. 67, 78-80

Annotazioni redazionali: L’incisione è inserita nella stampa delle Trasformationi di Ludovico Dolce, edita a Venezia nel 1553, con successive quattro ristampe. La scena rappresenta il momento dell’uccisione di Penteo, visto, però, secondo gli eccessi delle Baccanti, che scambiano il giovane per un cinghiale, secondo quanto è riferito dalla tradizione ovidiana del mito. Le donne sono colte nel pieno dell’eccitazione dionisiaca, quando, travolte dall’ira, hanno già iniziato a colpire violentemente quello che loro credono essere un animale selvatico. In primo piano, sulla destra, in fuga verso l’esterno della scena, appare il cinghiale, privo di qualsiasi connotazione violenta, quasi impaurito dalle tre donne che lo inseguono armate di spade. Una delle Baccanti lo ha già raggiunto e colpito, e, non soddisfatta di ciò, impugna ancora la spada per vibrare un altro colpo. Tutto il suo atteggiamento è deciso e pieno di rabbia nei confronti dell’animale. Dietro di lei altre due donne partecipano all’azione drammatica. La loro furia appare evidente dall’espressione dei volti e dai corpi proiettate in avanti, intenti ad inseguire l’animale. Quest’ultimo appare già colpito e ferito alla zampa destra, che, staccata dal corpo, è posta in primo piano, al centro della scena, ad indicare il nucleo della vicenda e lo svolgimento di essa. La scena si svolge, come riferito dalle fonti letterarie, in un ambiente naturale, come quelli, ove, secondo la tradizione, si svolgevano le feste del dio Bacco.

Giulia Masone