Titolo dell’opera: La morte di Penteo
Autore:
Datazione: 1494
Collocazione: Londra, British Library, manoscritto del Metamorfosi di Ovidio, Ms. IC.41148
Committenza:
Tipologia: miniatura
Tecnica: tempera
Soggetto principale: Penteo è smembrato dalle Baccanti
Soggetto secondario:
Personaggi: Penteo, Agave, Baccanti
Attributi:
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Bibliografia:
Annotazioni redazionali: La miniatura presenta il momento in cui Penteo, non riconosciuto dalla madre e dalle altre Baccanti, viene colpito a morte, secondo quanto voluto da Dioniso, perché testimone critico degli eccessi ai quali si sono abbandonate durante i riti da poco introdotti dal dio nella città di Tebe. Penteo è ancora in piedi, sostenuto dalle braccia delle donne che sono pronte per colpirlo, con i loro volti minacciosi. La scena, violenta e crudele, è però rappresentata secondo il gusto medievale, con i personaggi in abiti dell’epoca, ed in atteggiamento piuttosto elegante, nonostante la drammaticità dei gesti. Penteo è al centro dell’immagine e diviene parte integrante della danza dionisiaca delle donne, che fanno corona intorno a lui. Anche il gesto delle braccia accompagna i movimenti dei loro corpi. Le calze blu di Penteo spiccano per il colore acceso e conducono l’attenzione sulla posizione delle gambe, che si stanno piegando verso terra, ad indicare il suo ferimento. Sullo sfondo il verde degli alberi richiama l’episodio iniziale del dramma. Dietro ad essi, infatti, Penteo si era nascosto per osservare le donne, ma era stato da esso scovato e confuso, nell’ebbrezza del loro stato d’eccitazione, per una fiera, secondo la volontà di Dioniso, offeso per l’incredulità del giovane.
Giulia Masone