14: penteo

Titolo dell'opera:  

Autore:  

Datazione: seconda metà del I sec a.C.

Collocazione: London, British Museum

Committenza: 

Tipologia: base di candelabro

Tecnica: scultura

Soggetto principale: Agave porta in trionfo il capo di Penteo

Soggetto secondario:  

Personaggi: Agave, Penteo

Attributi: spada, capo di Penteo (Agave)

Contesto:  

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Philippart H., Iconographie des “Bacchantes” d’Euripide, in “Revue belge de philologie et d’histoire”, 9, 1930, pp. 67-68, n. 158. Philippart, p. 62. Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1994, vol. VII, 1, sub voce Pentheus, p. 313.

Annotazioni redazionali: Si tratta del rilievo della base di un candelabro del II sec. d. C. conservato al British Museum. Come la gemma del I sec. a.C. (Cfr. scheda opera 10) la scena rappresentata è quella del festeggiamento di Agave a seguito dello smembramento del figlio Penteo, da lei scambiato per una belva. La donna, connotata come Menade attraverso la postura con la testa reclinata all’indietro, tiene nella mano destra una spada con la punta rivolta verso l’alto, secondo un’iconografia diffusa. Nella mano sinistra tiene il capo di Penteo, ma non sollevato verso l’alto bensì rivolto verso il basso. Dal punto di vista iconografico, la rappresentazione si discosta dalla fonte euripidea (Penfc01) che prevede che Agave sia disarmata e che la testa di Penteo sia posta in cima ad un tirso. La presenza delle armi è stata interpretata come un possibile riferimento ad una fonte diversa da Euripide, come il perduto testo di Eschilo e quindi ritenuta un’ iconografia più antica, ma ciò è contraddetto dalla tradizione figurativa.

Silvia Trisciuzzi