Titolo dell’opera:
Autore:
Datazione: I sec. d.C.
Collocazione: Roma, Basilica di Porta Maggiore
Committenza:
Tipologia: rilievo in stucco
Tecnica:
Soggetto principale: Agave porta in trionfo il capo di Penteo
Soggetto secondario:
Personaggi: Agave, Baccanti
Attributi: spada, capo di Penteo (Agave); timpano (Baccante)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Philippart, Iconographie des “Bacchantes” d’Euripide, in “Revue belge de philologie d’histoire”, vol. IX, Paris, 1930, pp. 5-7, 69 n. 163; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1994, vol. VII, 1, sub voce “Pentheus”, p. 313
Annotazioni redazionali: Il rilievo evidenzia il momento fondamentale dei riti dionisiaci, cioè il ballo e l’esaltazione dei corpi, come ben delineato dalle due figure sulla destra che sono raffigurate nel pieno della danza, con le vesti ed i capelli svolazzanti. Una terza persona tiene in mano un timpano, permettendo di cogliere nella scena un ritmo musicale. Sembrerebbe un quadro gioioso, vivacizzato dalla bellezza dei movimenti, se alcuni elementi non evidenziassero il dramma che si sta vivendo. La figura centrale, infatti, rappresenta la chiave d’interpretazione: è Agave, che nel suo movimento di danza tende in alto il braccio sinistro, che tiene il capo mozzato di Penteo, come ad indicare un trofeo, mentre con la destra tiene la spada che le è servita per compiere questo gesto. Accecata dagli eccessi del rito, non ha ancora capito che quella che ha in mano è la testa del figlio, e non, come aveva pensato per volontà del dio offeso nei confronti dell’incredulità di Penteo, il trofeo di una belva.
Giulia Masone