11: penteo

Titolo dell’opera:

Autore:

Datazione: 70 d.C. ca.

Collocazione: Pompei, Casa dei Vettii

Committenza:

Tipologia: dipinto murale (104 x 110)

Tecnica: affresco

Soggetto principale: Penteo è smembrato dalle Baccanti

Soggetto secondario:

Personaggi: Penteo, Baccanti

Attributi: corona d’alloro (Baccanti)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://blogs.warwick.ac.uk/zoefreedman/gallerydetail/greek_and_roman_gallery/?imageNum=15

Bibliografia: Philippart, Iconographie des “Bacchantes” d’Euripide, in “Revue belge de philologie d’histoire”, vol. IX, Paris, 1930, pp. 5-7, 59-60 n. 143;  Tomasello E., Rappresentazioni figurate del mito di Penteo, in “Siculorum Gymnasium, II, 1958, p. 235; Maiuri A., Pompei, Istituto Poligrafico dello Stato, Libreria dello Stato, Roma 1964, pp. 51-55; Archer W.C., The paintings of the Casa dei Vetii in Pompei, 1981, pp. 447-464; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1994, vol. VII, 1, sub voce “Pentheus”, p. 310; Pompei, pitture e mosaici, vol. V, regio VI, parte II, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani, Roma 1994, pp. 529

Annotazioni redazionali: La scena, ambientata fra le rocce di un paesaggio boschivo, rappresenta il momento in cui Penteo è afferrato dalle Baccanti che lo hanno scoperto mentre le spiava durante il rito in onore del dio Bacco. Il giovane è al centro, già piegato dalla forza di due donne, che lo trattengono, afferrato per i capelli e le braccia, costretto ad abbandonare l’asta che ha nelle mani, e che ora giace a terra ormai del tutto inutile. Una terza Baccante, alle sue spalle, sta per scagliargli addosso un pesante masso. Tutta la scena mantiene il ritmo incalzante della danza dionisiaca, come ben identificabile dallo svolazzare degli abiti leggeri, che accompagna il movimento delle gambe, e dalla presenza delle due donne sul fondo, che chiudono il cerchio caratteristico di questa danza, con il chitone incrociato sul petto, la fiaccola in una mano e la frusta nell’altra. I volti, pur decisi e tesi, mantengono, nelle fattezze, una certa grazia e delicatezza. Penteo sembra rivolgersi quasi a chiedere pietà verso la donna che lo trattiene per i capelli, pronta a colpirlo con una lancia, non sapendo che le donne non si avvedono della sua vera identità e pensano di colpire un animale. E’ il momento che prelude la tragedia e già ne presenta in pieno l’idea del dilaniamento cui sarà sottoposto il giovane.

Giulia Masone