Titolo dell’opera:
Autore:
Datazione: 370-60 a.C.
Collocazione: Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
Committenza:
Tipologia: cratere a calice
Tecnica: ceramica a figure rosse
Soggetto principale: Penteo è smembrato dalle Baccanti
Soggetto secondario:
Personaggi: Penteo, Baccanti, Bacco
Attributi: pileo, clamide (Penteo); corona d’edera tirso (Bacco); tirso (Baccanti)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Moret J. M, L’Ilioupersis dans la ceramique italiote, Institut Suisse 1975, n. 58; Trendall A.D. – Cambitoglou, The red-figured of Apulia, I Early and Middle Apulian, Oxford, 1978, p. 180, no. 111; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1994, vol. VII, 1, sub voce “Pentheus”, p. 308
Annotazioni redazionali: L’immagine rappresenta Penteo, molto giovane, vestito di pileo e clamide, inginocchiato a terra, con sguardo malinconico, che tiene in mano una lancia ed una spada ormai inutili, in quanto è stato già afferrato saldamente da una Baccante, pronta a colpirlo Ai suoi lati altre due donne si stanno avvicinando a passo di danza, accompagnato da gesti ampi delle braccia. Le donne tengono in mano il tirso, simbolo della festa dionisiaca che si sta svolgendo. All’estrema sinistra appare Bacco giovane, riconoscibile dall’edera sul capo e dal tirso, che guarda la scena da spettatore, consapevole che la sua vendetta si sta compiendo.
Giulia Masone