02: penteo

Titolo dell'opera:  

Autore:  

Datazione: inizio del V sec. a.C.

Collocazione: Paris, Musée du Louvre

Committenza: 

Tipologia: kylix

Tecnica: pittura vascolare a figure rosse

Soggetto principale: Penteo è smembrato dalle Baccanti

Soggetto secondario: 

Personaggi: Baccanti

Attributi: tirso, gambe, braccia (Baccanti)

Contesto:  

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Philippart H., Iconographie des “Bacchantes” d’Euripide, in “Revue belge de philologie et d’histoire”, 9, 1930, pp. 64-65, n. 151. Tomasello E., Rappresentazioni figurate del mito di Penteo, in “Siculorum Gymnasium, II, 1958, p. 225. Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1994, vol. VII, 1, sub voce Pentheus, p. 312.

Annotazioni redazionali: La kylix attica a figure rosse, databile al V sec. a.C. e conservata al Louvre, è tra le più antiche raffigurazioni del mito di Penteo. L’arcaicità della rappresentazione, visibile nella resa delle vesti delle Menadi, è evidenziata anche dall’iconografia vicina al più antico psykter di Boston (Cfr. scheda opera 01). Il vaso infatti mostra l’avvenuto smembramento di Penteo ad opera delle Menadi che mostrano in trionfo le membra straziate del re, muovendosi a passo di danza. E’ da notare sulla destra la presenza di una lepre che è stata accostata ad un verso delle Eumenidi di Eschilo in cui si legge che “il dio mosse in guerra insieme  alle Baccanti e tramò morte a Penteo, quasi a una lepre” (Eumenidi, 26). Sulla sinistra un alberello potrebbe alludere al pino sul quale il re era salito per spiare i culti di Dioniso e divelto dalle Menadi per catturarlo. Questo particolare, derivante dalla tradizione euripidea (Penfc01), ma presente anche in altre fonti come Nonno di Panopoli (Penfc12) è, secondo parte della critica, un riferimento puntuale ad un’azione cultuale di origine preellenica.     

Silvia Trisciuzzi