Titolo dell'opera: Narciso al fonte
Autore: Jan Roos (attribuito)
Datazione: 1630 ca.
Collocazione: Genova, Galleria di Palazzo Reale, Sala del Guidobono
Committenza: l’opera è compresa nell’Inventario diGiovanni Battista Balbi
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela
Soggetto principale: Narciso
Soggetto secondario:
Personaggi: Narciso
Attributi: giovane di bell’aspetto,si specchia in una fontana, veste di foggia "moderna" (Narciso)
Contesto: ambiente aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: Lodi L. (a cura di), La Galleria di Palazzo Reale a Genova, Genova 1991
Bibliografia: Lodi L. (a cura di),La Galleria di Palazzo Reale a Genova, Genova 1991; Cataldi Gallo M., Simonetti F., Il giardino di Flora, catalogo della mostra a cura di Genova 1986
Annotazioni redazionali: Ancora una volta è la compiaciuta autocontemplazione che il giovane fa di se stesso ad essere ritenuta dall’artista il momento più rappresentativo del racconto ovidiano. Sulla scia delle fonti antiche, inoltre, la storia di Narciso viene connessa al mondo dionisiaco, come testimonia il tralcio di vite ben visibile sopra il capo del protagonista; la relazione Narciso/Bacco è profonda e documentata nelle Dionysiaca di Nonno di Panopoli e nelle Eikones di Filostrato, dove il dipinto raffigurante il giovane che si innamora di se stesso orna le pareti di una stanza di Dioniso, insieme ad ulteriori soggetti come lo smembramento di Penteo e l’ubriacatura di Sileno, tutte metafore di un processo conoscitivo che avviene attraverso la perdita dell’identità corporea.
Erika Izzi