Titolo dell'opera: La nascita di Bacco
Autore: Nicolas Poussin
Datazione: 1657
Collocazione: Cambridge (Mass.), Fogg Art Museum
Committenza: Jacques Stella
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (cm 114, 5 x 167,5)
Soggetto principale: La nascita di Bacco
Soggetto secondario: Narciso ed Eco (proscenio, in basso a destra)
Personaggi: Mercurio, Bacco neonato, ninfe, Giove, Ebe, Narciso, Eco
Attributi: corona di pampini (Bacco); roccia (Eco) elmo, calzari alati (Mercurio); fonte, narcisi (Narciso); nudità (ninfe)
Contesto: paesaggio
Precedenti: disegno preliminare (Fogg Art Museum)
Derivazioni:
Immagini: Blunt A., Nicolas Poussin, London-New York1967
Bibliografia: Blunt A. The paintings of Nicolas Poussin. A critical catalogue, London 1966; Blunt A., Nicolas Poussin, London-New York1967; Mori G.,Narciso, in: Lo specchio e il doppio. Dallo stagno di Narciso allo schermo televisivo, catalogo della mostra a cura di G. Macchi e M. Vitale, Milano 1987
Annotazioni redazionali: Il dipinto, realizzato per Jacques Stella nel 1657, propone una interessante rappresentazione del racconto relativo alla nascita di Bacco nel quale i dati desunti dalle Metamorfosi di Ovidio si giustappongono ad altri tratti da Filostrato o elaborati dall’autore. Alla consegna di Bacco alle ninfe compiuta da Mercurio, messaggero divino che addita Giove intento a bere da una coppa offertagli da Ebe, si aggiungono infatti due particolari desunti dalle Imagines di Filostrato: all’arrivo dell’infante il tappeto di pampini che riveste la grotta delle ninfe fiorisce; Pan celebra inoltre l’evento suonando con la sua siringa. Assolutamente privo di precedenti è l’inserimento del gruppo costituito da Eco che si strugge per la morte di Narciso; la storia di questo giovane infelice viene scelta sulla base di una profonda affinità tematica, prima ancora che per la vicinanza "topografica" con il racconto della nascita di Bacco (in Ovidio esso si inserisce nel III libro delle Metamorfosi, tra questa narrazione e quella della morte di Penteo ad opera delle Baccanti). L’elemento comune si deve rintracciare, secondo Blunt, nel fatto che Bacco è fin dall’antichità simbolo di prosperità e che la storia di Narciso, con la metamorfosi del fanciullo in fiore, allude anch’essa alla rigenerazione. Tale simbologia si evince in modo più chiaro dal disegno preliminare, che presenta, rispetto alla versione definitiva, tre significative varianti: in esso il piccolo Bacco ha il capo raggiato; alle sue spalle si eleva, circonfuso di luce, il carro del sole; la figura di Eco è inserita in rapporto a Pan, mentre manca Narciso. E’ stato scritto che in questa sorta di natività pagana la raffigurazione di Narciso morto sulle rive della fonte indica verosimilmente la passione e la rinascita, passaggio necessario nel processo conoscitivo bacchico.
Erika Izzi