Titolo dell'opera: Narciso al fonte
Autore: Alessandro Allori
Datazione: 1570 ca. (da un quaderno di conti intitolato Libro della Muraglia del Palazzo del Ponte alla Badia il quadro risulta pagato nel 1572)
Collocazione: Washington, Ambasciata di Turchia
Committenza: Alamanno Salviati
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tavola (cm 230 x 285)
Soggetto principale: *
Soggetto secondario:
Personaggi: Narciso, Eco, Amorino
Attributi: arco e frecce (Amorino); roccia (Eco); giovane di bell’aspetto, si specchia in una fonte (Narciso).
Contesto: grotta che solo sulla destra si apre all’esterno
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: S. Lecchini Giovannoni, Alessandro Allori, Torino 1991
Bibliografia: S. Lecchini Giovannoni, Alessandro Allori, Torino 1991
Annotazioni redazionali: Il dipinto viene eseguito dall’Allori per la Villa al Ponte alla Badia insieme a due ulteriori soggetti mitologici, Il Ratto di Proserpina e L’incendio di Troia. A differenza del Ratto di Proserpina, di poco antecedente, nella tavola raffigurante Narciso il paesaggio ha un ruolo meno rilevante, sebbene l’interesse dell’artista per la pittura fiamminga si evinca, in questa circostanza, dall’attenzione con la quale sono riprodotti muschio, erbe e fiori che rivestono l’antro. Accanto al consueto motivo iconografico dell’autocontemplazione del giovane sullo sfondo viene inserito un riferimento all’altro punto drammatico della narrazione ovidiana del mito, l’amore non corrisposto della ninfa Eco, destinata a trasformarsi in roccia. Apprendiamo dal Borghini che l’Allori realizza un ulteriore quadro di analogo soggetto per il Palazzo di Parigi di Ludovico da Diacceto.
Erika Izzi