Titolo dell'opera: Narciso alla fontana.
Autore: anonimo del XV sec. proveniente da scuola parigina.
Datazione: XV sec.
Collocazione: Città del Vaticano, Ms. Vat. Reg. Lat. 1492, Roman de la Rose, f. 11v.
Committenza:
Tipologia:
Tecnica: miniatura
Soggetto principale: Narciso.
Soggetto secondario:
Personaggi: Narciso.
Attributi: inginocchiato, si specchia, veste dorata (Narciso).
Contesto: paesaggio con castello, alberi.
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: Uguccioni A., L’iconografia di Narciso nel "Roman de la Rose", esempio di amore cortese., sta in: Ranieri Varese (a cura di), Studi per Pietro Zampetti., Ancona 1993, pp. 71-75 fig. 25.
Bibliografia: Uguccioni A, L’iconografia di Narciso nel "Roman de la Rose", esempio di amore cortese., sta in: Ranieri Varese (a cura di), Studi per Pietro Zampetti., Ancona 1993, pp. 71-75
Annotazioni redazionali: L’identificazione del personaggio è sottolineata dal titoletto a caratteri rossi posto a fianco della miniatura che recita "la Mort de Narcisus". Particolarmente interessante è notare l’ "ambientazione cortese" che fa da sfondo alla scena raffigurata, dove sono visibili alberi ad alto fusto e un castello. Tale connotazione paesaggistica avvalora dunque, anche da un punto di vista iconografico, la lettura in chiave cortese del mito di Narciso. Dunque la presenza del castello sullo sfondo e quella della "fontana d’amore" in primo piano è da interpretare come uno dei primissimi esempi di tematizzazione significante della rappresentazione della vita attiva e della vita contemplativa: Narciso specchiandosi alla fonte e lasciando dietro di sé, cioè sullo sfondo, il castello, elegge la vita contemplativa come modello guida verso quel "Nosce te ipsum" che è dato proprio dall’atto dello specchiarsi.
Anna Gentili