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sec. XVI d.C.

CESARE RIPA PERUGINO, L’Iconologia ovvero descrittione dell’imagini universali cavate dall’antichita et altri luoghi, In Roma per gli Heredi di Gio Gigliotti, Con Privilegio. Et con Licenza dè Superiori, 1593

 

AMOR DI SE STESSO

 

Si dipingerà secondo l’antico uso; Narciso, che si specchia in un fonte perche amar se stesso non è altro, che vagheggiarsi; ritratto nell’opere proprie con soddisfattione, et con applauso, et è cosa infelice, et degna di riso, quanto infelice, et ridicola fù da i Poeti antichi finta la favola di Narciso. però disse l’Alciato:

Si come rimirando il bel Narciso

Nelle chiar onde, il vago suo sembiante,

Lodando hor i begli occhi, hor il bel viso,

Fu di se stesso micidiale amante,

Cosi sovente avvien, che sia deriso

L’huom, che sprezzando altriu se ponga inanti,

Con lodi, amor soverchio di se stesso

E’ vanitade, è danno, è biasimo espresso.