66: Giove, Semele e la nascita di Bacco

Titolo dell'opera: Semele è uccisa

Autore: Antonio Tempesta (1555-1630)

Datazione: 1606

Collocazione: Metamorphoseon sive trasformationum ovidianarum libri quindicem aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, et in pictorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem, Anversa 1606, Libro I,  pl. 27 (San Francisco, California, USA. Mr. and Mrs. Marcus Sopher Collection )

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia (10.6 x 11.9 cm)

Soggetto principale: Giove sta per fulminare Semele

Soggetto secondario: Giunone indica Semele

Personaggi: Giove, Giunone, Semele

Attributi: aquila, fulmine (Giove); pavone (Giunone)

Contesto: cielo con nuvole

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://search3.famsf.org:8080/view.shtml?keywords=%4D%65%74%61%6D%6F%72%70%68%6F%73%65%73&artist=%54%65%6D%70%65%73%74%61&country=&period=&sort=&start=21&position=28&record=58218

Bibliografia: Güthmuller B., Mito, Poesia, Arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Roma 1997; Cieri Via C., L’arte delle metamorfosi. Decorazioni mitologiche nel Cinquecento, Lithos, Roma 2003, p. 14.

Annotazioni redazionali: le incisioni che Antonio Tempesta realizzò per illustrare un’edizione delle Metamorfosi ovidiane stampata ad Anversa nel 1606, si inseriscono nella tradizione che, da Salomon a Simeoni (Cfr. scheda opera 57, 59 e 60) vede un graduale aumento di importanza dell’immagine rispetto al testo. In tutte le 150 incisioni che fanno da corredo all’opera, inclusa questa con Semele, Tempesta si riallaccia a Salomon nell’impostazione iconografica del soggetto. Se si confronta questa con l’incisione del Metamorphose d’Ovide figure (Cfr. scheda opera 57), sarà difficile individuare dei tratti comuni a parte l’ambientazione sulle nuvole dell’episodio. Semele è raffigurata a sinistra mentre si copre gli occhi con la mano, gesto compiuto altrove da un amorino piuttosto che dalla principessa che al massimo alza una mano sopra la testa (Cfr. scheda opera 74) oppure volta la testa indietro (Cfr. scheda opera 62). Il titolo preciso dell’incisione è Semele divino Iovis concubitu occiditur anche se non è esattamente mostrato il momento della morte. La presenza di Giunone tra le nuvole (come già nel dipinto di Giulio Romano) può essere spiegata sia attraverso la peculiare sintesi tra gli episodi che caratterizza le opere di Tempesta, sia perché secondo Agostini (Semfr03), una volta nato il bambino Giove lo affidò a Giunone. In effetti, il gesto dell’indicare potrebbe voler essere una richiesta di conferma da parte della donna di quello che dovrà fare di lì a poco. La veste di Semele è alzata all’altezza delle parti intime, sia per via della forza di venti e tuoni, sia per indicare il parto futuro. Prenderà ispirazione dll’illustrazione di Tempesta anche Jean Mathieu che nel 1637 per la figura di Giunone: l’autore realizzerà una versione estesa dell’illustrazione del testo delle Metamorfosi di Renouard già edito nel 1619 (http://etext.virginia.edu/latin/ovid/va1637/pg080.html). Nell’incisione dedicata all’episodio Semele, nella posizione della Cleopatra di Raimondi come già l’abbiamo vista altrove (Cfr. scheda opera 48), è su una nuvola circondata dalle fiamme. Giove, a terra, scappa inserendo il bambino nella coscia per non farsi vedere da Giunone.

Francesca Pagliaro