30: Giove, Semele e la nascita di Bacco

Titolo dell’opera:

Autore:

Datazione: III sec d.C.

Collocazione: San Pietroburgo, Museo dell’ Ermitage

Committenza:

Tipologia: cammeo

Tecnica: incisione su pietra

Soggetto principale: Semele sul carro con amorini

Soggetto secondario:

Personaggi: Semele, Amorini

Attributi:

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Neverov O., Gems in the Collection of Rubens, The Burlington Magazine” Vol. 121, No. 916, Luglio1979, pp. 424,426,432; Van der Meulen M., Petrus Paulus Rubens Antiquarius collector and Copist of antique gems  Alphen aan der Rijn , 1975, p. 224

Annotazioni redazionali: Come ricorda Olga Neverov, Rubens fu un grande collezionista di gemme, specie a partire dal suo primo viaggio italiano e per la ricostruzione delle gemme appartenute al pittore è di fondamentale la corrispondenza con Claude Pereisc. È soltanto dal 1619 che gli acquisti di gemme cominciano ad essere scrupolosamente annotati da Rubens e la corrispondenza con Peiresc ha inizio nel 1521: si tratta prettamente di soggetti mitologici e indifferentemente di pietre bianche o nere. Questa indicata come “l’apoteosi di Semele” è annotata nella lista di 212 gemme lasciate da Rubens in eredità al figlio Alberto e compilata nel 1657 da Canon J.Chiflet. Parte di queste gemme sono appunto conservate al Museo dell’Ermitage e tra queste ce n’è una chiamata apoteosi di Semele. La donna, incoronata da un amorino, precede su un carro trainato da leoni e guidato da un erote proprio come nel sarcofago di Monaco (Cfr. scheda opera 23) tiene in mano un piccolo scettro con le estremità più larghe simile a un tirso, tirso tenuto in mano dalle tre figure che accompagnano i leoni, più piccole di Semele nelle dimensioni di cui una suona il corno. Il contesto sembra assolutamente dionisiaco, e, visto che la donna è sola, non sembrerebbe Arianna che invece è raffigurata sempre con il suo compagno. Se è una donna del corteo bacchico, se è sola su un carro, non può trattarsi che di Semele, poiché sappiamo che oltre alle Baccanti nessun’altra donna mortale ha goduto di simili favori presso il dio. In più è sul carro nel momento in cui partecipa all’ascensione, anche se sulla pittura vascolare antica essa figura accompagnata dal figlio impegnato a salvarla dall’Ade (Cfr. scheda opera 02). In realtà, qui siamo di fronte al momento successivo del salvataggio dall’Ade poiché essa è già ascesa e partecipa dei rituali del figlio. Rubens dedicherà un dipinto al soggetto, ma sceglierà un momento del mito assai più diffuso nel 1600 e cioè quello della morte di Semele per il fulmine di Giove (Cfr. scheda opera 68)

Francesca Pagliaro