06: Giove, Semele e la nascita di Bacco

Titolo dell’opera:

Autore: Pittore di Alchimakos

Datazione: 470-460 a.C. ca.

Collocazione: Boston, Museum of fine Arts (da Eretria)

Committenza:

Tipologia: vaso dipinto

Tecnica: lekythos a figura nere

Soggetto principale: Dioniso nasce dalla coscia di Zeus davanti ad Ermes

Soggetto secondario:

Personaggi: Zeus, Dioniso, Hermes

Attributi: scettro retto da Hermes (Zeus); caduceo, calzari alati, petaso (Hermes)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://72.5.117.144/fif=fpx/c/C15932.fpx&obj=iip,1.0&wid=400&cvt=jpeg

Bibliografia: Philippart H., Iconographie des Bacchantes d'Euripide, in “Revue Belge di Philologie e d’histoire”, Tome IX n. 1 Janvier-Mars,  Les belles lettres, Paris 1930, p. 18; Caskey L. D.-Beazley J. D., Attic Vase Paintings in the Museum of Fine Arts, Boston 1931, III 84 p. 148; Fairbanks A., Greek Gods and Heroes as Represented in the Classical Collections of the Museum of Fine Arts, Museum of Fine Arts, Boston 1948, p. 36; Cook, A. B., Zeus: a study in ancient religion, Biblo and Tannen, New York 1964-1965, n. 81 fig. 24; Beazley J. D., Attic red-figure vase-painters, Hacker art books, New York 1984, 1, 47, p.358 e 2, 58, p. 533; Veneri A., ad vocem “Dionysos”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1992, VII, 666, p.478.

 Annotazioni redazionali: come per la raffigurazione dello stesso soggetto sul cratere apulo di Taranto e sul vaso del Cabinet des Medailles di Parigi, la nascita di Dioniso da Zeus può essere rappresentata in sue modalità: o completamente emergente come nell’immagine del Cabinet, o emergente per metà come nel vaso di Taranto (Cfr. scheda opera 10). Zeus sta seduto su una roccia, nudo, con la barba lunga e la fronte cinta da una sottile fascia e anche se è in questa posizione, risulta visibilmente più alto di Hermes. Il dio con tutti i suoi attributi tradizionali (caduceo, petaso, elmo alato, calzari alati) è davanti a lui e aiuta Zeus durante “il parto” reggendogli lo scettro. Il sovrano dell’Olimpo ha poggiato un lungo mantello sulla roccia, che sul vaso di Ferrara sarà una pelle maculata (Cfr. scheda opera 07) e favorisce l’uscita di Dioniso aiutandolo con le mani. Il bambino nasce con la testa rivolta verso il padre. La presenza di Hermes, come già nel cratere di Taranto (Cfr. scheda opera 10), collega l’immagine alla tradizione che vuole che il piccolo Dioniso appena nato fosse portato da Ermes o alle Ninfe di Nisa (Cfr. scheda opera 08) come racconta Apollonio Rodio (Semfc15), o a Ino e Atamante come dice Apollodoro (Semfc16) o, in ultimo, a un Sileno (Semfc21 e Semfc30). C’è un’iscrizione senza alcun senso preciso in due linee “ESNOSN KOSN” molto simile ad altre combinazioni di lettere usate dallo stesso pittore, ad esempio, in un anfora conservata a Nola, come tipico dello stesso autore è il motivo decorativo della striscia che corre attorno all’immagine. Il vaso risulta molto restaurato in alcuni punti quali i capelli di Zeus, e le ginocchia. Per la posizione sotto sforzo di Zeus vedi scheda opera 24.

Francesca Pagliaro