1306-1307
DANTE, Divina Commedia, Inferno, XXX, vv. 1-9
Testo tratto da: Sapegno N. (a cura di), Dante, Divina Commedia, Inferno Scandicci, La nuova Italia, 1997.
Nel tempo che Iunone era crucciata
per Semelè contra 'l sangue tebano,
come mostrò una e altra fïata,
Atamante divenne tanto insano,
che veggendo la moglie con due figli
andar carcata da ciascuna mano,
gridò: «Tendiam le reti, sì ch'io pigli
la leonessa e ' leoncini al varco»;
e poi distese i dispietati artigli,